3 rossi piemontesi da provare

Dalle Langhe, con amore

Distese di vigneti a perdita d'occhio, borghi e cascine: quella delle Langhe è una delle regioni più poetiche del Piemonte. Oltre a incantevoli sentieri panoramici e suggestivi castelli da visitare, le colline offrono una grande varietà di sapori con piatti tipici e vini DOC e DOCGG.

Qui risiede l'azienda vitivinicola Fratelli Giacosa, dalla quale provengono i vini piemontesi della nostra selezione Calici di Vini.

Caratterizzata da una grande attenzione per la qualità e per la riduzione del proprio impatto ambientale, utilizza l'energia prodotta dai propri pannelli solari e mantiene delle aree boschive di proprietà per riassorbire la CO2. Nei vitigni non fa uso di diserbanti, mentre per la fertilizzazione utilizza le vinacce, ottenendo un vino dal sapore autentico e naturale.
Ecco 3 rossi che sarebbe un vero peccato non provare: li trovi sui nostri scaffali!

  • Dolcetto d'Alba DOC

    Il Dolcetto è un vitigno capriccioso, molto sensibile alle variazioni ambientali: questo rende il vino che ne deriva varia molto a seconda della zona di coltivazione. Per questo la Denominazione di Origine Controllata è concessa solo ai vini provenienti dalle province di Asti e Cuneo. Sembra però che l'origine della varietà di uva sia la Liguria, con la quale la popolazione Piemontese ha sempre avuto numerosi scambi. Il Dolcetto d'Alba DOC presenta con un colore rosso rubino, tendente al violaceo, e un profumo intenso e vinoso. A differenza di quanto si potrebbe intuire dal nome, il sapore è lievemente amaro, asciutto e di buon corpo. Accompagnandosi bene a tutti i cibi, è un tipico vino da tavola.

  • Barbera d'Alba DOC

    Se fino a qualche anno fa era un vino "sgarbato", oggi, grazie a un miglioramento delle tecniche produttive, è notevolmente salito di qualità. Il vitigno Barbera è il più coltivato in Piemonte, anche grazie alla sua resistenza. Il vino che ne deriva è di un rosso rubino intenso, dal profumo vinoso e il sapore aciutto grazie all'abbondanza di tannini. Le sue caratteristiche organolettiche si affinano con l'invecchiamento in bottiglia, perdendo in acidità e guadagnando in corpo. Si sposa con piatti austeri di selvaggina, arrosti, carni suine, lessi e formaggi piccanti. Essendo un vino tannico, infatti, bilancia bene i cibi grassi "asciugando" la bocca.

  • Nebbiolo d'Alba DOC

    Prodotto nella provincia di Cuneo, il Nebbiolo d'Alba deriva dall'omonimo vitigno e viene posto in commercio dopo un anno di affinamento, che gli conferisce un saèpre morbido e vellutato. È di un rosso meno intenso rispetto ai vini precedenti, ma piuttosto brillante e il suo profumo ricorda la viola. Le sue caratteristiche lo rendono ottimo per accompagnare carni arrosto o ai ferri, fritture miste, fondute e formaggi a media stagionatura.

In questo articolo

cà del plin barbera d'alba doc 750 ml
barbera alba doc plin
cà del plin dolcetto d'alba doc 750 ml
dolcetto d'alba doc ca' del plin
cà del plin nebbiolo d'alba doc 750 ml
nebbiolo alba doc plin
è il vitigno più coltivato e conosciuto del piemonte. considerato un vino superiore, il barbera d'alba ha caratteristiche organolettiche sensibilmente diverse in relazione alla zona di origine delle uve, caratteristiche che vengono esaltate e completate dal successivo affinamento in botti di rovere.
barbera d'alba doc
il dolcetto deve il suo nome alla particolare dolcezza della sua polpa, mentre i vini si presentano completamente asciutti. vitigno piuttosto capriccioso, risponde in maniera diversa alle varie collocazioni ambientali.
dolcetto d'alba doc
il nebbiolo d’alba è ottenuto dall’omonimo vitigno, da uve provenienti dalla sinistra del fiume tanaro. viene posto in commercio dopo quasi un anno di affinamento in botti di rovere. si presenta di colore rosso rubino, più o meno carico che tende, invecchiando, al granato. ha profumo tenue che ricorda la viola.
nebbiolo d'alba doc