La responsabile del nostro obiettivo di ogni estate si chiama melanina.
Si tratta di un pigmento presente in diverse parti del corpo, compresa la pelle, che trasforma l’energia dei raggi UV in piccole fonti di calore, le quali si disperdono limitando così l’effetto nocivo dell’esposizione al sole.
L’aumento di produzione di melanina tende a scurire la pelle. In sintesi, torniamo al concetto che tutti conosciamo: più sto al sole, più mi abbronzo. Sì, ma attenzione!
I dermatologi hanno suddiviso i tipi di carnagione in sei diverse categorie. Esistono persone di Fototipo I: carnagione chiarissima; e di Fototipo VI: carnagione scurissima. Il resto si colloca nelle fasce di mezzo.
L’esposizione ai raggi solari è tanto più pericolosa quanto più ci si avvicina al valore I.
E’ dimostrato che le conseguenze della scottatura non si esauriscono dopo un paio di giorni di “dolore”. I raggi UV, filtrando nella pelle, aumentano il rischio di tumori cutanei, invecchiamento precoce e comparsa di macchie solari. Vediamo come limitare i danni.
La famosa crema solare è il rimedio di cui abbiamo bisogno. Ma è vero che se la metto non mi abbronzo? Falso.
Il nostro corpo produce melanina per proteggerci dai danni che potrebbero derivare dall’esposizione al sole, e la crema serve a rinforzare questo processo. L’abbronzatura sarà più lenta, ma nello stesso tempo più duratura.
Scopri se stai usando la crema nel modo corretto.
Il sole è una fonte di energia fondamentale per il nostro pianeta, per le varie attività dell’uomo, ma anche per la nostra salute.
A contatto con la pelle, il sole contribuisce alla produzione della vitamina D, molto importante per la salute delle ossa, dei muscoli e del sistema immunitario.
Quindi, bisogna o non bisogna esporsi alla luce solare? Parsimonia.
Nelle ore centrali della giornata, in linea di massima tra le 11 e le 15, c’è la più alta concentrazione di raggi UVA e UVB perciò è consigliabile evitare, soprattutto l’esposizione di tutto il corpo.
Applicare la crema di protezione è fondamentale per tutti, a prescindere dal tipo di carnagione, poiché non è vero che se si è già abbronzati non c’è il rischio di scottatura.
Gli esperti consigliano l’acquisto di creme che riportano il termine “ad ampio spettro” sull’etichetta, garanzia di una protezione più completa.
Per i bambini, ma anche per gli adulti di carnagione chiara, si raccomanda anche l’utilizzo di cappelli e occhiali da sole.
In generale, per godere di una buona abbronzatura limitando al massimo i rischi, l’ideale sarebbe alternare luce e ombra, applicare una protezione adatta al tipo di carnagione ed evitare una lunga esposizione nelle ore centrali della giornata.