Pare proprio sia il più antico degli agrumi, citato più di settanta volte nella stessa Bibbia e definito dagli ebrei un “frutto sacro”. Il Cedro (Citrus medica) è un albero da frutto appartenente alla famiglia delle rutacee, conosciuto sin dai tempi degli Egizi. La scorza dura e spessa permette di consumarlo candito, mentre il succo può essere facilmente adoperato per marinare carne o pesce, oppure usato insieme alla buccia per creare un delizioso sciroppo.
Esistono diverse tipologie di cedro in base al gusto e alla scorza. Secondo il grado di acidità della polpa si possono distinguere due varietà, quella acida e quella dolce. Per quanto riguarda la buccia, invece, si distinguono frutti a buccia liscia (come quelli di Santa Maria del Cedro, in Calabria) o molto bitorzoluta (di origine siciliana).
Il cedro matura a temperature stabili sia in inverno (12-15° C) che in estate (23-25° C). Il terreno ideale per la coltura del cedro è sciolto (composto da più del 50% di sabbia e poco argilloso), con un buon drenaggio e ricco di humus. Per piantare dunque il cedro in piena terra bisognerà concimare abbondantemente la buca d’impianto, così da far attecchire rapidamente e con più facilità la pianta. La raccolta dei primi frutti avviene da novembre a gennaio, mentre la fioritura è costante, più abbondante nei mesi primaverili ed estivi.
Anche se si continuano a distinguere frutti più o meno aciduli, il cedro rimane caratterizzato da un gusto agre e dolce insieme, percepibile dalla sua stessa buccia, ricca di oli essenziali. Proprio grazie al suo sentore agrumato e alle sue proprietà antiossidanti, è un frutto che trova largo impiego nell’industria cosmetica, diventando ingrediente di saponi, creme e shampoo.
Il succo è presente sia nella polpa, sia nell’albedo, parte bianca e spessa che protegge l’interno del frutto. Nonostante sia ricco di semi, basterà un colino per filtrare il succo e usare la polpa per realizzare delle composte o un aromatico risotto al cedro. Se tagliato a spicchi, il cedro può tranquillamente arricchire insalate o far da contorno a secondi di carne. Il succo è perfetto per condire cruditè di pesce e carpacci, mentre la scorza può essere grattugiata per profumare creme, dessert o conferire un’essenza agrumata a liquori e dissetanti bevande!