Abbiamo fatto un altro giro intorno al sole: ai bambini ci pensa Babbo Natale, che distribuisce regali o carbone a seconda di come si sono comportati. Gli adulti dobbiamo fare i conti con noi stessi, facendo un bilancio del nostro 2019 e valutando prospettive per il 2020.
Spesso però i nostri buoni propositi non arrivano vivi a Febbraio. Vogliamo darvi un consiglio per evitare delusioni e magari raggiungere qualcuno degli obiettivi desiderati: usare l’acronimo SMART!
Significa che i nostri propositi dovranno essere:
- Specifici: ad esempio, dire “voglio diventare ricco” è inconcludente. Perché vuoi diventare ricco? Per andare in vacanza? Per comprarti un’auto? Per essere tranquillo con l’affitto? Tutti vorrebbero essere ricchi, ma probabilmente tutti per motivi diversi. Capire nello specifico qual è il desiderio alla radice di questa volontà potrebbe aiutarti a pensare a diversi modi per avverarlo.
- Misurabili: non è molto d’aiuto, per esempio, proporsi di dimagrire in termini vaghi. Bisogna avere ben chiaro il proprio obiettivo per massimizzare le probabilità di raggiungerlo. Una formulazione come “voglio dimagrire 5 chili”, ad esempio, ci costringe in qualche modo a pensare alla quotidianità con un atteggiamento più pragmatico.
- Ambiziosi: cerchiamo di spronarci a fare il meglio possibile!
- Realistici: inutile però porsi dei traguardi irraggiungibili. Sarebbe un metodo molto efficace per garantirci frustrazioni.
- Tempificabili: tornando all’esempio di prima, “voglio dimagrire 5 chili in 6 mesi” è un proposito che ci permette di pianificare le nostre azioni per monitorare i risultati e assicurarci di raggiungerli.
Inoltre, questa prospettiva ci dà la possibilità di fissarci degli obiettivi intermedi in modo da poterci anche concedere dei premi lungo la strada, per rendere il percorso più stimolante!