“Ché un boccale di birra è un pasto da re” diceva Shakespeare.
E forse non aveva tutti i torti: la birra apporta all’organismo sostanze utili dal punto di vista nutritivo ed energetico. Luca Gatteschi, medico della Nazionale Italiana di Calcio, ha dichiarato che "la birra ha effetti positivi, e grazie alla minore quantità di zuccheri, al maggior contributo di magnesio, fosforo, calcio e complesso B, se limitata a una piccola quantità, è anche più valida di un qualsiasi altro integratore energetico perché più completo".
È sicuramente una convinzione molto diffusa, ma in realtà la risposta, per fortuna, è no: non esistono alimenti che fanno ingrassare o dimagrire di per sé. Quello che bisogna tenere d'occhio, infatti, è il totale delle calorie assunte nel corso della giornata rispetto a quelle bruciate.
100 grammi di birra contengono circa 34 kilocalorie: la stessa quantità di succo d’arancia ne contiene 35! Il latte scremato? 45.
A procurare la famosa "pancia da birra", quindi, è la combinazione tra birra e cibi particolarmente calorici.
La birra è una sostanza alcolica, perciò è consigliabile consumarla occasionalmente e nell'ambito di una dieta varia ed equilibrata.
Non va considerata come sostituto di altri alimenti ed è incompatibile conlagravidanza, la presenza di alcune patologieo l'assunzione di farmaci con cui potrebbe interferire.
Per tutti gli altri, i medici consigliano di consumare indicativamente non più di tre bicchieri (250cl) al giorno per gli uomini, uno e mezzo per le donne.