Cachi, frutto divino

Cachi: qualche curiosità

Detto anche "mela d'oriente" o "loto del Giappone", l'albero del cachi colora di arancione l'autunno inoltrato, grazie alle sue foglie ovali e i frutti dalla tonalità arancio acceso. In Cina era detto "albero delle sette virtù": offre ombra in estate, legno da ardere in inverno e un luogo per nidificare ai volatili, non è vulnerabile ai parassiti, è ornamentale fino ai geli grazie ai suoi colori e, infine, i suoi frutti sono dolci e nutrienti.
Lo stesso nome botanico, Diospyros kaki, fa pensare a un alimento speciale: il termine Diospyros, infatti, in greco significa letteralmente "grano di zeus".
Il cachi una bacca dal colore arancio acceso la cui polpa, inizialmente soda e spiccatamente astringente, diventa più morbida e zuccherina con il procedere della maturazione. Questo è dovuto all'alta concentrazione di tannini, che diminuisce lasciando spazio agli zuccheri e alla pectina: il frutto viene normalmente consumato quando la polpa è gelatinosa e la buccia fragile.
Un discorso a parte va fatto per il cachi mela, che possiede una concentrazione di tannini nettamente minore e può essere consumato anche prima della completa maturazione.

Proprietà nutrizionali

Il cachi è un frutto molto energetico e zuccherino, particolarmente indicato per i bambini, gli sportivi e chi è sottoposto a stress psicofisico. Il suo consumo andrebbe invece evitato in caso di diabete e limitato in caso di obesità, proprio per l'elevato apporto di glucosio e fruttosio; in assenza di queste patologie il frutto può essere tranquillamente inserito anche nell'ambito di una dieta ipocalorica (a patto di non eccedere con le quantità). Sarebbe infatti un peccato non approfittare della sua dolcezza e dei suoi benefici!

L'elevato contenuto di potassio gli conferisce proprietà diuretiche, mentre fosforo e magnesio sono fondamentali per il metabolismo energetico, la funzione muscolare e la salute delle ossa.

Come suggerisce il colore, la polpa contiene un'alta concentrazione di carotenoidi, potenti antiossidanti e protettivi per occhi e pelle. Il frutto maturo è consigliato in caso di stitichezza, mentre per chi soffre di colite si consiglia di consumare il caco mela, leggermente meno zuccherino e quindi meno soggetto a fermentazione intestinale.

Come mangiarlo

Il cachi si può mangiare crudo, insieme allo yogurt o da solo, ma grazie alla sua dolcezza è anche un eccellente ingrediente in cucina. Ecco due idee originali per servirlo.

  • Caco mela al forno: ideale per chi ama il contrasto dolce-salato. Per prepararlo, basta tagliarlo a spicchi, disponendoli sulla carta forno, quindi salare e pepare, aggiungendo un goccio di olio extravergine e cospargendo con una manciata di farina di mais. Ottimi con timo, rosmarino, salvia, pepe e aglio.
  • Budino di cachi e cacao: una ricetta con soli due ingredienti, quelli che leggi nel nome. Incredibile ma vero, basta frullare insieme la polpa di due cachi e un cucchiaio di cacao amaro, quindi lasciar riposare in uno stampino in frigo per un'ora. La pectina naturalmente contenuta nei frutti farà rassodare il composto.

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