Camminare a piedi nudi in casa: bene o male?

Molte persone amano togliersi le scarpe appena varcata la soglia di casa e trascorrere la giornata camminando scalzi. Ma fa davvero bene? Come per molte abitudini quotidiane, la risposta è: dipende. Camminare a piedi nudi in casa ha vantaggi, ma anche alcune controindicazioni da considerare.

Dal punto di vista del benessere fisico, camminare scalzi può essere benefico. Lasciare il piede libero favorisce la circolazione, migliora la propriocezione (cioè la percezione del proprio corpo nello spazio) e può aiutare a rafforzare la muscolatura del piede. Inoltre, togliersi scarpe e ciabatte permette di ridurre i punti di pressione e dare sollievo dopo una giornata passata in movimento o in piedi.

C’è anche un aspetto psicologico: molte persone associano il camminare scalzi a una sensazione di rilassatezza e intimità, utile per distinguere il tempo del riposo da quello del lavoro, soprattutto se si trascorre molto tempo in casa.

Dall’altro lato, però, non è un’abitudine adatta a tutti. Chi ha piedi piatti, problemi posturali o disturbi articolari potrebbe trarre maggior beneficio da una leggera protezione plantare. Anche l’età conta: per bambini in fase di sviluppo o per persone anziane con difficoltà di equilibrio, le ciabatte con suola antiscivolo o le scarpe da casa possono offrire maggiore sicurezza.

Infine, c’è la questione dell’igiene e delle superfici. In ambienti molto freddi, umidi o con pavimenti ruvidi, camminare scalzi potrebbe causare raffreddamenti o piccoli traumi, come tagli e screpolature.