Capodanno è la festività in cui concentriamo le nostre speranze e i nostri buoni propositi per l’avvenire. È una data che in qualche modo ci dà la sensazione di un nuovo inizio, quest’anno più che mai.
Qual è la storia di questa ricorrenza? Chi ha inventato il Capodanno?
Fu Giulio Cesare nel 46 a.C. a fissare la data di inizio dell’anno nel primo gennaio, basando il nuovo calendario sul ciclo solare e non più su quello lunare.
Nonostante Cesare abbia introdotto anche il concetto dell’anno bisestile, il calendario era ancora impreciso e dopo 128 anni il primo gennaio ricorreva sfasato, indietro di un intero giorno.
Questo creò non poche complicazioni: nel Medioevo sembra che ognuno decidesse quando festeggiare il nuovo anno. A Pisa e Firenze, per esempio, l’anno nuovo iniziava il 25 marzo.
Il primo che cercò di stabilire una data unica come inizio dell’anno per tutti i territori del suo regno fuRe Carlo IX, re di Francia.Nel 1564 decise che il nuovo anno si sarebbe celebrato il primo gennaio.
Fu sicuramente d’aiuto l’introduzione nel 1582 del calendario gregoriano, tuttora in uso, che fissa con precisione uno standard della durata dei giorni per evitare sfasamenti con il ciclo solare.
Nel 1853 Cavour chiese al Papa di ridurre il numero di festività perché i giorni di riposo non rallentassero l’economia. La richiesta fu accolta e si decise di sacrificare il Capodanno.
Ci si rese conto però, con il passare degli anni, che il Capodanno era una festa a cui gli italiani non erano disposti a rinunciare, e veniva celebrata lo stesso ogni anno. Per regolamentare il fenomeno, nel 1874 il primo dell’anno venne nuovamente aggiunto all’elenco dei giorni festivi.
L'anno fascista: durante il ventennio Mussolini sancì l’obbligo di affiancare all’anno “gregoriano” un nuovo numero in rappresentanza dell’”anno fascista”.
La marcia su Roma doveva rappresentare il primo giorno del primo anno fascista: il27 ottobre 1922sarebbe quindi stato ilgiorno 1 dell’anno 1.
Le due grandi rivoluzioni della storia moderna hanno avuto un impatto tale da sconvolgere anche la misurazione stessa del tempo.
In Francia, nel 1789, si cercò di cancellare tutte le tradizioni dell’antico regime, compreso il calendario. Venne quindi progettato un nuovo calendario basato sulle fasi dell’agricoltura. Si voleva cambiare davvero tutto:un minuto sarebbe stato composto da 100 secondi eun’ora da 100 minuti. Lasettimana sarebbe durata 10 giorni e il mese 30 giorni. Questo nuovo sistemaentrò in vigore nel 1793 ma durò poco: Napoleone lo abolì nel 1805.
Anchein Russia,in seguito alla Rivoluzione Sovietica, si tentò un cambiamento di questo tipo: la settimana doveva passare da 7 a 5 giorni e la domenica sarebbe stata bandita. Il nuovo calendario però incontrò lo sfavore del popolo e il progetto venne abbandonato.
Intorno al mondo il famoso conto alla rovescia arriva cadenzato dalla differenza dei fusi orari. Ma non tutti si ritrovano a fare il countdown la notte di San Silvestro.
È molto conosciuto per esempio il caso del Capodanno Cinese: insieme a tanti altri popoli asiatici, i Cinesi celebrano Capodanno secondo un ciclo lunare, in un giorno compreso tra il 21 gennaio e il 20 febbraio.
Il calendario islamico è invece composto da 4 mesi sacri e il capodanno coincide con il primo giorno diMuharram. A che giorno del nostro calendario corrisponde? Dipende! Un anno islamico dura 11 giorni in meno rispetto a un anno solare. Nel 2008 le culture islamiche hanno festeggiato infatti due volte il Capodanno: il 1429 il 10 gennaio, e il 1430 il 28 dicembre.
Comunque voi lo festeggiate, vi auguriamo un anno pieno di gioia e serenità!