È tra le bevande più antiche al mondo, amatissima oggi come allora. Sì, le tecnologie sono cambiate, ma i passaggi per produrla restano gli stessi: scopriamo come nasce una birra!
Tutto ha inizio con i chicchi d’orzo, che vengono fatti germogliare e poi germinare in acqua: l'orzo germinato si chiama malto ed è caratterizzato da un sapore più dolce, perché le lunghe catene di carboidrati complessi si rompono per formarne di più semplici.
Il malto viene essiccato lentamente in forno e, a seconda del grado di tostatura, assumerà un colore (biondo, dorato o biscottato) e una fragranza diversi, che influenzeranno poi l’aspetto e il sapore della birra.
Dal malto al mosto
Una volta tostato, il malto viene macinato e ridotto in farina, quindi mischiato con acqua per formare quello che verrà chiamato
mosto. Per eliminare le scorie, il composto viene portato a ebollizione e
filtrato: è in questa fase che viene aggiunto il luppolo, l'elemento che dà alla birra il caratteristico gusto amaricante.
La fermentazione
Il mosto viene lasciato
fermentare con l'aggiunta del
lievito, che trasforma gli zuccheri in alcol e anidride carbonica. Si utilizzano due tipi di lieviti "coltivati": il
Saccaromyces Cerevisiae per le birre ad alta fermentazione e il
Saccaromyces Carsbergensis per le birre a bassa fermentazione. L’alta fermentazione dà origine a birre di gusto intenso e aromatico, mentre con la bassa fermentazione si ottengono birre dal gusto più leggero e fragrante.
Stagionatura e maturazione
La birra viene lasciata per quattro-sei settimane a riposare: in questa fase tutti i suoi componenti si affinano e si stabilizzano, avviene una sorta di chiarificazione naturale e la birra prende le sue caratteristiche definitive. Dopo un’ulteriore filtrazione la birra è pronta.
Bottiglia e fusto
L’ultima fase della produzione, il confezionamento, è fondamentale per far arrivare al consumatore la birra con le sue qualità originali intatte: il contatto con l'aria e l'
esposizione alla luce, infatti, alterano le caratteristiche organolettiche della bevanda. Il vetro scuro, quindi, ha la funzione di proteggere il prodotto dalla luce, mentre il tappo a corona è perfettamente ermetico. Per alcunebirre pregiate si usano anche tappi in sughero, ceramica e gomma o a vite.
Il fusto contiene decine di litri e viene usato soprattutto per il servizio alla spina. La birra servita così è ottima ma va consumata al massimo dopo tre giorni dall’apertura.