Convenevoli felini

I gatti hanno tanti modi di salutare chi entra nella loro casa: ne conosci qualcuno?

I gatti hanno tanti modi di salutare chi entra nella loro casa: ne conosci qualcuno?

Non scondizolerà come un cane, ma di certo il gatto conosce il galateo e non manca mai di salutare chi entra nella sua dimora. Solitamente va incontro all’ospite, lo osserva, lo segue, provando a interagirvi col suo corpo flessuoso e diversi miagolii. Chiaro è che un simile trattamento non verrà riservato a tutti: il gatto è per sua natura schivo e molti esemplari possono essere caratterialmente più riservati di altri. Eppure sembra essere un animale che tiene molto ai convenevoli e che, a seconda della persona che entra in casa sua, eseguirà un determinato rituale di saluto. Vediamo quali sono i più comuni.

Strusciarsi

Il saluto per antonomasia; un vero e proprio rito che il gatto compie per accogliere il nuovo arrivato. Osservandolo, notiamo che inizia premendo la fronte contro la gamba della persona, poi il muso e infine il resto del corpo. Questo perché l’animale mira a realizzare con l’essere umano uno scambio di odori. Il gatto è infatti dotato di ghiandole odorifere posizionate sulle tempie, ai lati del muso e in prossimità della coda, usate per trasmettere il proprio odore alle persone con cui interagisce.

Testatina

Un gesto confidenziale che il gatto sembra compiere prima di tutto con i propri simili, specie i genitori. Segno di un legame profondo, l’animale riserverà questo comportamento al proprio padrone e ad altri pochi eletti.

Coda alta

Avanza trotterellando, con la coda alta e modellata a forma di punto interrogativo. Questa è la classica posa del gatto che accoglie chi conosce, di solito una persona che reputa degna del suo affetto e che considera un membro della famiglia.

Pancia in su

Può però anche avvicinarsi e buttarsi sulla schiena per porgere la pancia al nuovo arrivato. Anche in questo caso si presuppone che l’animale conosca già l’avventore, e che più volte lo abbia visto entrare in casa sua. Se un gatto porge all’uomo una parte così delicata e sensibile come la pancia, è un grande segno di fiducia nei suoi confronti. Attenzione però ad accarezzarlo: il gatto non ama le carezze sul ventre, ma preferisce quelle dietro le orecchie, sotto il mento e alla base della cosa.

I gatti sono sicuramente meno espressivi dei cani ma attraverso un linguaggio fatto di suoni, movimenti e rituali, sono capaci di comunicare con l’uomo e accoglierlo nel loro spazio.