Wim Hof, detto “l’uomo di ghiaccio” è un sessantenne olandese decisamente speciale.
Lui racconta che a 17 anni sentì l’impulso di tuffarsi nelle gelide acque del canale di Beatrixpark, ad Amsterdam. Da allora, dice, ha continuato ad affrontare la “dura natura” e da essa avrebbe sviluppato un metodo che gli consentirebbe di controllare con la mente funzioni corporali inaccessibili, come la temperatura corporea e addirittura il sistema immunitario.
Il motivo per cui il suo metodo è divenuto estremamente popolare è che Wim Hof è riuscito a compiere risultati effettivamente impressionanti: indossando soltanto pantaloncini corti e un paio di scarpe, ha scalato l’Everest e il Kilimangiaro e ha corso una mezza maratona all’altezza del Circolo Polare Artico; ha corso una maratona nel deserto della Namibia senza bere acqua; ha nuotato sotto uno strato di ghiaccio per 66 metri e ha stabilito il record del mondo (poi superato da Josef Köberl) del tempo trascorso completamente a contatto col ghiaccio: quasi due ore.
Hof sostiene di aver raggiunto questi traguardi grazie al suo metodo, che consiste in tre parti: tecnica di respirazione, esposizione al freddo e meditazione. Essendo un metodo, sostiene l’olandese, chiunque può apprenderlo. Alcune parti di queste tecniche sono note, altre sono reperibili (a pagamento) dal suo sito.
Per dimostrare di non essere un fenomeno della natura e che tutti possono compiere quello che lui compie attraverso il suo metodo, l’Università di Radboud, in Olanda, ha analizzato gli effetti del metodo sulla risposta del suo sistema immunitario, e in seguito su quella dei suoi allievi, e i risultati sono stati ugualmente sorprendenti.
Sul campione di 24 persone, 12 sono state addestrate per 10 giorni dall’uomo di ghiaccio, l’altra metà ha proseguito regolarmente la propria vita. In seguito tutti e 24 i soggetti sono stati iniettati con un’endotossina da Escherichia Coli, batterio che causa sintomi influenzali. Questi si sono manifestati nei 12 soggetti del gruppo di controllo, mentre sono stati significativamente minori nei soggetti addestrati da Hof. La capacità di influenzare il proprio sistema immunitario è qualcosa che non era mai stato osservato. Gli scienziati spiegano parzialmente il fenomeno attraverso la capacità di queste tecniche di rilasciare adrenalina.
Lo scetticismo è il principio alla base della scienza: servono ulteriori studi per capire fino in fondo le potenzialità o gli eventuali rischi dell’adottare il metodo Wim Hof, ma sicuramente vale la pena approfondire la questione.