Sulle tavole di Maggio, oltre a dei piatti ad hoc, dobbiamo senz’altro portare un vino adatto! Viste le temperature in netto rialzo, l’ideale è prediligere vini freschi e dal sentore fruttato, di facile beva e perfetti insieme a piatti leggeri. Vini perfetti sia per l’aperitivo che per accompagnarci, una portata dopo l’altra, per tutto il pasto.
Quando si parla di vini per la bella stagione, possiamo fare riferimento a due macro categorie: quella dei rosati e quella dei vini bianchi. Scopriamo quali sono più adatti a questo tiepido mese!
Salice salentino rosato, Cerasuolo d’Abruzzo, Negroamaro rosato. Tre vini ma solo due vitigni usati per produrli. Dopo aver già parlato del rosé abruzzese in un altro articolo, spostiamoci in Salento dove il Negroamaro (o Negro Amaro) è uno dei vitigni autoctoni più utilizzati per la produzione di vini rosati, pungenti ma nel complesso delicati al palato. Lasciando macerare il mosto con le bucce per circa dieci giorni otteniamo il Salice Salentino rosé, un vino di media struttura, molto fresco ma dal grado alcolico consistente (11.5%vol.). Una macerazione ancora più ridotta (12-14 ore) dà invece vita al Negroamaro rosato, un vino delicatamente pungente grazie al retrogusto di fragole e frutti rossi. Entrambi i rosati pugliesi si abbianano bene sia a piatti di pesce che a piatti a base di carne bianca: l’ideale per un aperitivo di primavera.
Sauvignon e Chardonnay sono i due vitigni a bacca bianca più diffusi al mondo. Entrambi di origine francese, il primo nasce nella Valle della Loira, terra di cui conserva ancora i profumi. Uva spina, sambuco e muschio sono, infatti, parte del bouquet che caratterizza questo vino. Tali odori vengono sono riconoscibili anche al palato. Il Sauvignon è un vitigno che dà vita a vini estremamente minerali, sapidi e dal carattere tipicamente fruttato.
Per quanto riguarda lo Chardonnay, questo vitigno è originario della Borgogna ma che oggi viene coltivato in quasi ogni parte del mondo: Israele, Australia, Nuova Zelanda, California, Cile, Argentina e, naturalmente, Italia. Per via della sua germogliatura precoce e della buccia sottile degli acini, lo Chardonnay deve essere vendemmiato in un periodo preciso dell’anno, per far sì che il vino non abbia un grado di acidità troppo basso. Il suo profumo ricorda i frutti tropicali (in particolare l’ananas), mentre il gusto è armonico ed elegante. Lo Chardonnay è inoltre un vino che si presta all’affinamento in botti di legno, pratica che ne esalta le qualità gustative e gli conferisce il tipico sapore della frutta secca.