Cosa mangia Babbo Natale?

Ghiotto di dolci e non solo, scopri quali sono i piatti preferiti da Babbo Natale.

Sebbene in paesi come gli Stati Uniti i bambini gli offrano sempre latte e biscotti, il portatore di doni è un amante della tradizione e non vuole rinunciare ai piatti tipici della sua regione. Curioso di scoprire i cibi preferiti da Babbo Natale?

Nell’immaginario europeo quest’iconica figura viene dalla Lapponia, una regione a cavallo fra Svezia, Norvegia, Finlandia e Russia, dove la cucina è fortemente influenzata dalla tradizione slava. Regnano incontrastati i piatti di carne, di animali allevati come bovini e suini, ma soprattutto di selvaggina e renna. Solitamente queste prelibatezze vengono servite affumicate o stufate, mentre i filetti vengono cotti al forno. In particolare gli animali selvatici vengono cacciati soprattutto nella stagione autunnale e la carne viene conservata in diversi modi per durare tutto l’inverno. Anche il pesce è molto apprezzato e se ne preparano di tutti i tipi, dal luccio al salmone, all’aringa del Baltico.

I piatti lapponi avranno nomi criptici ma sono sicuramente sostanziosi, perfetti per dare a Babbo Natale tutta l’energia di cui ha bisogno. Cominciamo col munajuusto, uno speciale formaggio all’uovo, seguito dal famoso leipajuusto, il formaggio prodotto con il cosiddetto primo latte (un composto molto sieroso) e lasciato stagionare per diversi anni. Prima di consumarlo, va scaldato in padella per far sì che si ammorbidisca, e può essere servito a colazione – insieme a una tazza di caffè – oppure durante uno degli altri pasti. C’è poi il suovas, una sorta di carpaccio di renna che viene affumicato direttamente sul fuoco, e viene servito con funghi o bacche. Va citato anche il gáhkku, un pane povero consumato e prodotto dai Sami (popolo indigeno della Lapponia) mescolando la farina con cortecce e radici. Cotto anticamente su padelle roventi poste sopra le braci, questo pane veniva essiccato per conservarlo più a lungo. Al momento di consumarlo, veniva poi ammorbidito immergendolo in zuppe o nel brodo.

Cosa prevede allora il menù giornaliero di Babbo Natale?

La mattina inizia con una ricca porzione di riisipuuro, un porridge di riso che può essere o meno accompagnato da una salsa ai frutti rossi, oppure da una generosa spolverata di cannella. A pranzo non mancano piatti caldi a base di carne o pesce, il quale può essere marinato nel tradizionale gravlax (un insieme di sale, zucchero e aneto nel quale marinare soprattutto il salmone) oppure saltato con uova di storione. In più, patate dolci, stufati di carote, insalate tiepide come quelle russa e di barbabietola, e l’immancabile joulukinkku, prosciutto cucinato a fuoco lento per circa 10 ore e ricoperto da pane grattugiato, spezie e bagnato con della birra analcolica fatta in casa. Come dessert, una bella fetta di Julekake, un plumcake natalizio che in Italia accompagneremmo con del buon vino liquoroso. E per digerire del tipico Lakkalikööri, un liquore preparato con il camemoro, una pianta perenne diffusa nel Nord Europa e nel Nord America.