Lo scrittore Mark Twain definiva questo frutto come “Il primo dei lussi del mondo…”
Noi non sappiamo se sia veramente così ma, se la calura estiva vi sfianca e state aspettando le agognate vacanze, nel frattempo vi consigliamo di ricaricarvi con il Citrullus lanatus, ovvero il Melone d’acqua, ossia il Cocomero, insomma… la dolcissima Anguria!!
Appartenente alla famiglia delle Cucurbitacee, vanta origini davvero molto antiche che dall’Africa tropicale ci conducono nell’antico Egitto, area dove sono stati trovati dei geroglifici, risalenti a circa 5000 anni fa, testimoni del consumo di questo frutto già a quei tempi.
Strano ma vero…sapevate che in Giappone sono stati prodotti cocomeri piramidali e cubici!! La forma bizzarra è stata ottenuta facendo crescere i frutti all'interno di contenitori in modo da fargli assumere la forma del recipiente…Pazzesco!!
Comunque, anche senza creare questi insoliti profili, l’Anguria vanta numerose varietà, differenti per peso, dimensioni, colore della buccia esterna e colore della polpa interna, che può essere rossa, gialla, arancione, bianca. Le più note sono la Crimson Sweet: rotonda e per lo più allungata con buccia di colore verde chiaro alternato a strisce verde scure; e la Sugar Baby: piccola, tonda e di colore verde scuro.
In Italia le qualità più diffuse sono: l’Anguria di Pistoia e di Faenza, con frutti grandi e tondi, dalla polpa di color rosso acceso e con semi neri; la Romagnola, medio-grossa, con buccia sottile e polpa rossa con semi gialli; la gigante di Fontarronco (può superare anchei 15 kg), tonda con scorza verde scuro e striature più chiare, semi bianco-marroni e polpa rossa viva e fibrosa.
L’Anguria è costituita per circa il 95% di acqua, contiene zuccheri, soprattutto fruttosio, vitamine A, B6, C e sali minerali come il potassio. Il colore rosso della sua polpa è dovuto alla presenza di carotenoidi come il Licopene, un importante antiossidante utile a difenderci dalle malattie.
Per un dolce acquisto e una buona conservazione… il picciolo non deve essere secco ma umido, cercate Angurie con chiazze gialle e striature e, infine, per capire se il frutto è maturo, provate a battere leggermente con le nocche la scorza esterna alla ricerca di un suono sordo.
Per una buona conservazione, che mantenga più elevati i suoi livelli di licopene, vi consigliamo di metterla in fresca solo qualche ora prima di gustarla. Una volta aperta, se non l’avete mangiata tutta, tagliate la sua polpa a spicchi e riponetela in un contenitore in frigo al massimo per un paio di giorni.
E ora andiamo a rinfrescarci la giornata...buona Anguria a tutti!!