Arriva la bella stagione, le giornate si allungano e aumenta la voglia di trovarsi per rilassarsi e bere un aperitivo in compagnia.
Una volta l’aperitivo era riservato ai minuti precedenti il sedersi a tavola, propedeutico all’appetito, ora invece è diventata una moda ricercata con locali specializzati nella preparazione di differenti aperitivi, dai più alcolici Negroni o Martini, all’ormai modaiolo Spritz fino ai “semplici” analcolici.
Sebbene nell’Antica Roma fosse già in voga con il consumo del Mulsum, una bevanda a base di vino e miele, è verso la fine del 1700, a Torino, che il Sig.Carpano inventa un vino liquoroso aromatizzato che diventerà il principale aperitivo italiano sia degustato da solo che come base per numerosissimi cocktail: il Vermuth.
Da allora, l’abitudine dell’aperitivo si perfeziona sempre di più, e vengono trovate nuove e moderne versioni per questo appuntamento quasi quotidiano arrivando ai nostri giorni con gli Happy Hour, una sorta di lunghi aperitivi corredati da numerose e varie offerte gastronomiche.
Piano piano poi è diventato sempre più uso comune degustare uno o più bicchieri di vino come aperitivo in quanto visto, forse, come più leggero rispetto agli aperitivi alcolici a base Vermuth o altro.
Ecco quindi un piccolo vademecum sui migliori vini da consumare per l’aperitivo, tenendo conto che sarebbe meglio consumare vini freschi, giovani, poco o moderatamente alcolici, di corpo medio-leggero, profumati.
Cosa c’è di meglio delle bollicine per ravvivare il momento, per sentirsi rilassati e di compagnia?
Ecco dunque che i vini in versione Spumante la fanno da padrone negli orari deputati a questo rito.
Il primo Spumante top of the list è ovviamente il Prosecco che nelle versioni brut o extradry è notoriamente il più richiesto per la sua versatilità e leggerezza. Si abbina felicemente con quasi tutti i cicchetti o appetizer che vengono offerti, e viene visto come un vino che non ubriaca (cosa non vera). D’altronde, se nel nostro dna è rimasta una traccia della funzione principale dell’aperitivo (quella di preparare al cibo), ecco che il Prosecco con la sua naturale acidità ed effervescenza è perfetto.
Per i più esigenti e sofisticati ci sarà un Metodo Classico italiano a scelta tra Franciacorta, Trentodoc o Oltrepo’ Pavese, leggermente più impegnativi, ma di sicura soddisfazione.
Per chi invece non ama le bollicine, si affacciano alla soglia meravigliosi vini fermi: bianchi, rosé e alcuni rossi, una ricca e numerosa famiglia che a seconda della regione di appartenenza saprà perfettamente integrarsi nel ruolo di apripista pre-pasto.
In Veneto Soave, Lugana e Bardolino sono ai primi posti grazie ad una alcolicità contenuta, corredata da una fragranza di sentori non invasivi. Il Trentino, con i suoi bianchi profumati Muller Thurgau e Gewurztraminer o i rossi Lagrein e Schiava, sa intrattenere e deliziare i palati.
In Friuli la fa da padrone il bianco Tai o Friulano (ex Tocai), ma anche una bella Ribolla o un profumato Sauvignon, che nelle terre minerali del Friuli trova location perfetta per esprimers.
Preferendo un rosso nel Refosco dal Peduncolo Rosso o nei giovani Merlot avremo le risposte che cerchiamo. Il Piemonte offre i bianchi Arneis o Erbaluce, ma volendo andare sul rosso una bella Barbera non deluderà.
In centro Italia la scelta andrà tra il Pignoletto o l’Albana, bianchi Emiliani, non tralasciando il rosso da aperitivo per eccellenza: il Lambrusco fresco, giovane, fruttato e frizzante, che si dimostra perfetto con sfiziosità a base di salumi della zona. in Toscana, Vermentino o Chianti sapranno reggere il confronto con i parenti più nobili. Nel Lazio, Malvasia di Candia o Frascati Docg saranno in armonia con i colori dei tramonti sui colli intorno a Roma. Marche e Abruzzo salgono sul podio con il Verdicchio, il Pecorino, la Passerina o il Cerasuolo, vini che esprimono freschezza accompagnata da una giusta alcolicità con profumi definiti e semplicemente abbinabili.
Visitando il nostro Sud troveremo in Campania Falanghina e Biancolella con profumi di fieno e lava per vini vulcanici ma non esplosivi o il Gragnano rosso fresco adatto alla pizza.
In Puglia, eccellenti rosati nulla hanno da invidiare ai profumi dei bianchi o alla giusta corposità di rossi giovani.
Un Grillo, un Inzolia o un Cerasuolo a base Frappato in Sicilia accompagneranno happy hour a base di crostini di pesce, frutti di mare o appetizer di verdure.
Una panoramica che non può non tralasciare nomi, varietà e zone visto che numerosi sono i vini che potremmo suggerire, infinite la variabili di scelta a seconda della compagnia, del luogo, del momento e certamente del gusto personale, ma una cosa è certa, l’aperitivo è spesso un momento topico della giornata e il vino che sceglieremo sarà il compagno discreto che ci aiuterà a mettere da parte i pensieri, almeno per un poco. Cin Cin!