Parlare di design sostenibile o, meglio, di Ecodesign serve a descrivere un trend in crescita che mira ad arredare casa in maniera consapevole e responsabile nei confronti dell’ambiente. Ciascun complemento d’arredo andrà scelto nell’ottica del riutilizzo, dando la possibilità agli oggetti di vivere e rivivere nel tempo e ridurre drasticamente gli sprechi. Il fine ultimo del design sostenibile è infatti quello di incentivare il riutilizzo di oggetti e materiali, per non produrre (quasi) alcun rifiuto.
I principi dell’ecodesign si applicano a tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto, dalla selezione delle materie prime, passando per la produzione fino ad arrivare alla distribuzione e al vero e proprio utilizzo. I materiali con i quali vengono costruiti oggetti e complementi d’arredo sono biodegradabili, riciclabili e non tossici. Ma oltre ai materiali usati, anche la possibilità di riutilizzo degli oggetti serve a definirli ecosostenibili. Il ciclo di vita di ogni prodotto deve perciò essere allungato il più possibile, attraverso il riciclo e/o il riutilizzo dei suoi componenti.
Possiamo distinguere tre principali tipologie di arredo:
Anche nel nostro piccolo possiamo cimentarci, con un po’ di manualità e tanta fantasia, nel design sostenibile per riarredare la nostra casa e sostenere l’ambiente. Sicuramente possiamo ricorrere al riciclo creativo per realizzare fantasiose suppellettili e persino mobili. Scegliere vernici atossiche e colori naturali per ritinteggiare i muri, e acquistare prodotti quanto più possibile ecofriendly, rispettosi dell’ambiente in ogni fase del loro ciclo di vita: dalla produzione allo smaltimento.