Ammettiamolo, la cultura di massa non è stata molto generosa verso di loro. Tra film horror, leggende metropolitane e allarmismi spesso ingiustificati, l'aracnofobia è molto diffusa. Ma è giusto temerli così tanto?
Se ti piacciono i prodotti biologici dovresti amare gli aracnidi. Grazie alla loro dieta, infatti, si può limitare la proliferazione di parassiti e infestanti in agricoltura, diminuendo drasticamente la necessità di pesticidi. Anche nelle nostre case si rivelano dei coinquilini preziosi: ci proteggono dalle zanzare e da altre fastidiose bestioline che, a differenza dei nostri amici a otto zampe, possono effettivamente nuocere alla nostra salute.
Se proprio vuoi sbarazzarti del ragno che hai trovato dietro al tuo armadio, evita di schiacciarlo. Usa un bicchiere e un foglietto per intrappolarlo e liberarlo fuori: potrà continuare a mangiare mosche e zanzare da un'altra parte!
Se poi parliamo di scienza e ricerca, questi animali si rivelano ancor più interessanti. Ogni specie di ragno produce un veleno diverso, con moltissime molecole che possono rivelarsi utili in campo medico. Ad esempio, si sta studiando una molecola del veleno di tarantola peruviana, che potrebbe rivelarsi un potente antidolorifico. Il veleno di scorpione, invece, permettere di identificare alcuni tipi di tumore al cervello. Anche la loro tela ha proprietà sorprendenti: si tratta di un materiale più resistente dell'acciaio (ovviamente in proporzione), che potrebbe essere applicato in ingegneria biomedica, in edilizia e non solo.
Ora che abbiamo parlato delle virtù di questi animaletti, affrontiamo di petto gli aspetti più "pungenti".
Tutti i ragni producono veleno, ma questo per fortuna non significa che siano velenosi per noi. I ragni non possono ingerire cibo solido e devono quindi"sciogliere" la loro preda per mangiarla poco a poco. Per farlo la devono catturare e immobilizzare nella loro ragnatela, quindi morderla ripetutamente, rilasciando il veleno che, molto lentamente, la trasforma in una poltiglia che possono succhiare.
Non dev'essere un bello spettacolo, su questo non ci piove, ma questa necessità del ragno porta buone notizie per noi: significa infatti che non ha alcun interesse nel mordere un animale troppo grande per essere una preda. Un ragno che inietta il proprio veleno, faticosamente prodotto, per procurare una semplice puntura ad un animale molto più grande di lui dovrebbe rinunciare al pasto per i giorni successivi, finché non avrà recuperato una scorta di veleno sufficiente per digerire un'altra preda: non è quello che definiremmo un grande affare.
Per mordere un umano il ragno deve sentirsi in pericolo di vita: magari perché lo stiamo schiacciando inavvertitamente. In ogni caso, considerando le dimensioni del ragno in confronto alle nostre, è difficile che un morso comporti molto più di una lesione, per lo meno se consideriamo le specie presenti sul suolo italiano. Possibili complicazioni, comunque rare, possono verificarsi in caso di soggetti allergici o già debilitati, ma generalmente curabili.
Quello considerato attualmente più pericoloso per l'uomo è il cosiddetto "ragno delle banane", che vive in Sudafrica e un suo morso porta alla morte solo nel 2-3% dei casi. Portava, perché ora abbiamo l'antidoto e non si sono registrate morti dagli anni Ottanta.
Alcuni morsi di ragno si avvertono immediatamente, altri invece sono indolori e manifestano i primi effetti nelle 24-48 ore successive. Innanzitutto lava la puntura con acqua e sapone, evitando disinfettanti aggressivi: l'amuchina diluita andrà bene. Se la zona si presenta calda, arrossata e gonfia e compaiono aloni pallidi o violacei, contatta il tuo medico o un centro antiveleni. Se possibile, cattura il ragno in un bicchiere per permetterne l'identificazione.
In Italia sono pochi i ragni il cui morso può avere rilevanza medica: conosciamoli.
Tarantola
Questo nome viene attribuito a tanti ragni diversi, quindi è effettivamente difficile stabilire quanto sia pericoloso il morso di tarantola, perché dipende. La tradizione del sud Italia attribuisce proprio a questo la voglia di saltare che si sfoga ballando la "pizzica" o "tarantella", ma si tratta di un fattore folkloristico e non scientifico. In realtà la maggior parte delle punture di Tarantola non differisce dalla puntura di un'ape. Dolorosa, sì, ma non mortale. Naturalmente a patto di intervenire tempestivamente in caso di reazione allergica.
Vedova nera
Se quella americana è tra i ragni più velenosi al mondo, quella mediterranea, detta anche Malmignatta o Ragno volterrano, si rivela letale in rarissimi casi. In Italia si sono registrati finora solo 4 decessi. Normalmente la puntura provoca arrossamento e in qualche caso spasmi, nausea e febbre. Ama i luoghi secchi e petrosi, come i muretti a secco diffusi in alcune zone del sud Italia. Si nasconde sotto le pietre di giorno e si sposta di notte, perciò il rischio di essere attaccati è molto basso, a patto di prestare attenzione quando solleviamo o spostiamo pietre o legna. Per lavori manuali all'aperto è sempre consigliabile usare dei guanti appositi.
Ragno Violino
È più facile incontrarlo perché predilige gli ambienti domestici, ma ricorre al morso molto raramente. Il morso è indolore e il veleno può causare gonfiore localizzato nei giorni successivi e, in qualche caso, infezioni cutanee. Trattandosi di sintomi piuttosto aspecifici è facile confonderlo con punture o infezioni di altro tipo e ad oggi non sono registrati decessi attribuiti con certezza a questo ragno.
Ragno dal Sacco Giallo
Come la Malmignatta, si muove principalmente di notte. Lo si può trovare nelle zone a vegetazione incolta e può essere aggressivo se toccato. Il suo morso può rivelarsi doloroso, procurando un livido e, in casi più gravi, nausea e febbre. Non è comunque considerato letale su soggetti sani.
Anche se esiste la possibilità di essere morsi da un ragno, è molto raro che questo possa portare a complicazioni. È importante mantenere la calma e rivolgersi al proprio medico.
Non c'è invece motivo di spaventarsi alla semplice vista di un ragno in casa o all'aperto: rispettalo e lui continuerà a prendersela solo con le zanzare!