Funghi velenosi: come proteggersi

  

Finalmente è stagione di funghi. Le riviste di cucina impazzano con ricette e consigli per pulirli e conservarli al meglio. Bisogna però anche saper discernere quali sono quelli commestibili da quelli velenosi che possono risultare mortali.

Tra quelli commestibili non si possono non annoverare i più noti agli appassionati come i porcini, i finferli, i chiodini, gli champignon e i prataioli mentre i più velenosi sono senza dubbio gli Amanita e tutti i funghi appartenenti al genere Russula poiché contengono sostanze tossiche.

Per essere sicuri, quando non si comprano in luoghi sicuri in grado di garantire la provenienza e la sicurezza del prodotto è bene rivolgersi, comunque, senza esitazione alcuna a chi è in grado di rispondere con sicurezza e competenza professionale.

Presso gli Ispettorati micologici della ASL, operano micologi abilitati al controllo della commestibilità dei funghi e iscritti all’Albo regionale e nazionale. Questi esperti sono a disposizione per fornire consulenza sulla commestibilità dei funghi raccolti.

Ed è bene sapere che:

• L’annerimento del cucchiaio d’argento, dell’aglio e della cipolla mediante la cottura non rappresenta un campanello d’allarme sulla tossicità dei funghi: può essere così per alcuni funghi, ma ci sono alcuni, letali, che non hanno nessuna di queste reazioni;

• I funghi che vengono mangiati dalle lumache o da altri insetti non è detto che siano commestibili: ci sono animali con organismo differente dal nostro che possono cibarsi di funghi velenosi;

I funghi non diventano velenosi con il solo contatto con animali o piante velenose oppure quando crescono sotto determinate piante piuttosto che altre;

• La velenosità dei funghi non è data dalla vivacità dei colori, dall’odore, dalla loro viscidità, dal mutamento del colore: molti funghi velenosi e letali non rispecchiano queste caratteristiche;

• Non sempre i funghi completamente bianchi e di sapore gradevole sono commestibili: tra di essi troviamo l’Amanita primaverile che è uno dei funghi più velenosi e sicuramente mortale;

Evitare di far assaggiare prima i funghi a un animale domestico (gatto o cane) per giudicare un fungo commestibile: certi animali hanno una sensibilità ai veleni diversa dalla nostra;

• I funghi, anche se vengono essiccati, non perdono le loro proprietà venefiche: con l’essiccazione i funghi perdono solo l’acqua e al contrario ciò che resta ha una concentrazione di veleno ancora più alta;

Non raccogliere i funghi quando sono ancora piccoli perché diventa più difficile riconoscerli e quindi capire di che tipologia si tratta.

Sappiate infine che la raccolta dei funghi è regolamentata a livello regionale, prima di andar per boschi è bene prendere informazioni: http://www.fungocenter.it