Gli sport più strani del mondo

Se sei a caccia di stranezze, questi sport fanno al caso tuo!

Tennis o Kung Fu?

Nel Sud Est asiatico non devi scegliere! Il Sepak Takraw combina i due sport in una disciplina davvero particolare. Due squadre composte da 3 giocatori ciascuna si sfidano su un campo da badminton compiendo acrobazie simili a quelle del Kung Fu per mandare una pallina in vimini nel campo avversario. La regola principale è quella di usare il corpo come una vera e propria racchetta, badando a non usare mai le mani!

Corsa al formaggio!

Conosciuto anche come Cheeserolling, il nome di questo singolare sport parla da sé: ogni 25 maggio nell’omonima cittadina i partecipanti inseguono una forma di formaggio mentre rotola giù dalla cima di una collina. L’insolito evento, nato in Gran Bretagna, sembra avere luogo anche in Italia, in particolare sull'Altopiano di Brentonico nei pressi di Rovereto.

Polo con gli elefanti

Venerato in molti paesi buddisti, l’elefante è la star di una rivisitazione del polo, uno degli sport tipici britannici. In Sri Lanka e Thailandia lo si pratica in sella a grandi pachidermi che si muovono entro un campo nettamente più piccolo di quello tradizionale per accelerare il ritmo di gioco e non annoiare il pubblico.

Calcio storico fiorentino

Anche in Italia esistono sport tutt’altro che usuali! Da oltre 80 anni a Firenze i quattro quartieri storici della città (Santo Spirito, Santa Croce, Santa Maria Novella e San Giovanni) si sfidano nel cosiddetto Calcio Storico. Si tratta di uno sport a metà tra il rugby e il pugilato, violento ma parecchio suggestivo sia per l’atmosfera che per l’abbigliamento dei partecipanti. I ventisette giocatori o calcianti giocano sotto l’occhio vigile del Giudice Arbitro e del Maestro di Campo, incaricato di ristabilire l’ordine e mantenere la disciplina in caso di risse sul terreno di gioco. Il lancio del Pallaio sulla linea centrale dà il via a una partita durante la quale i calcianti delle due squadre cercheranno con ogni mezzo di portare il pallone in fondo al campo avversario e depositarlo nella rete segnando così la “caccia” (goal).