La yerba mate (erba mate) è un rampicante della giungla paraguaiana, e la pratica di essiccare le sue foglie e utilizzarle per gli infusi risale ai nativi Guaranì, prima dell’arrivo di Colombo.
Tradizionalmente si beve in una zucca essiccata (il mate), in cui viene messa l’erba mate e una cannuccia di metallo con un filtro alla base: la bombilla. L’acqua viene versata fino a coprire quasi del tutto l’erba, e nuovamente riempita dopo ogni sorso.
Il galateo vuole che questa operazione venga compiuta dal cebador, un incaricato specifico che si occupa successivamente di passare la bevanda al prossimo del turno. Il mate è infatti una bevanda sociale, in cui la bombilla viene condivisa. Questo avviene praticamente in qualsiasi contesto sociale (e di qualsiasi estrazione di classe): a colazione, dopo i pranzi, in ufficio e distesi nel parco.
È molto comune in Argentina, come in Uruguay e in Paraguay, vedere la gente camminare per strada con in mano un mate e un termos. In questi paesi, il 70% della popolazione ne fa uso regolarmente: come mai è così diffuso?
Il sapore è quello che si dice un gusto acquisito: molto amaro (se si beve senza aggiunte, alla maniera classica) e legnoso, dopo un’iniziale diffidenza è facile trovarsi a non poterne più fare a meno. Ma non è solo piacevole: il mate ha una serie di proprietà benefiche:
Se ti offrono un mate, fai attenzione a non tenerlo in mano troppo a lungo, per non provocare l’impazienza del resto del gruppo; a restituirlo al cebador, e a fare in modo che questo avvenga con la bombilla girata verso di lui (in caso contrario questo potrebbe essere interpretato come un gesto di disprezzo!); infine, non muoveremai la bombilla, per nessun motivo: ogni cebador che si rispetti si prende cura meticolosamente della disposizione dell’erba mate… Non scompigliarla!