I cani sono in grado di ricordare?

Le 3 memorie

La memoria nei nostri amici a quattro zampe funziona in modo associativo: associa un oggetto o un suono a un’azione. Ad esempio, vedendo il padrone con il guinzaglio in mano, capisce che è il momento di uscire.

I cani si servono di tre differenti tipi di memoria:

  • A breve termine: grazie alla quale riescono a compiere azioni in successione. Esempio: prende il gioco, lo sposta e, grazie alla memoria a breve termine, è in grado di ricordarsi dove lo ha lasciato qualche secondo prima.

  • A lungo termine: rientrano in questa categoria tutte le informazioni utili alla sopravvivenza dell’animale. Si può manifestare il ricordo di un pericolo, perciò un luogo o un oggetto a cui si associa un trauma sarà evitato per sempre. Il periodo in cui il cane incamera il maggior numero di elementi che rimarranno nella memoria a lungo termine è quello tra i due e i quattro mesi di vita. Importanti sono anche le esperienze vissute nell’età della maturazione sessuale.

  • Procedurale: Il simbolo di questo tipo di memoria è la capacità di ritrovare la strada di casa. In questi casi si attiva una sorta di strategia (procedura appunto), che il cane è in grado di attuare e adattare in base al contesto in cui si trova.

Due tesi a confronto

I ricercatori del "Centro per lo studio dell’evoluzione culturale” dell’Università di Stoccolmahanno condotto uno studio su 25 specie di animali, compresi i cani. L’obiettivo era di dimostrare l’esistenza o meno della cosiddetta “memoria episodica” nei soggetti studiati.

Tale tipo di memoria è quella che consente agli uomini di ricordare gli eventi più banali. Ad esempio: dove ho parcheggiato la macchina?

Dai risultati è emerso che questa capacità è unica negli esseri umani.

Agli animali sono stati mostrati due simboli di colori diversi: un cerchio rosso e uno blu. Al primo è stato associato una ricompensa alimentare. Trascorso un tempo brevissimo, circa 30 secondi, non erano in grado di ricordare.Dai test è emerso che per i cani la durata del ricordo è leggermente più lunga, circa due minuti.

Un esperimento del MTA-ELTE Comparative Ethology Research Group di Budapest sembra dimostrare il contrario.

E’ stato utilizzato il metodo di addestramento Do as I do(fai come faccio io). Si compiono alcune azioni e si chiede ai cani di ripeterle al comando: Do it! (fallo!). Dopo aver addestrato 17 cani aDo as I do, gli scienziati li hanno abituati a guardare una serie di azioni umane e poi sedersi a terra, senza ripeterle e senza ricevere nuovi comandi.

Terminato anche il secondo addestramento, quando ormai i cani non si aspettavano più di dover ripetere l'azione, i ricercatori li hanno sorpresi con il comando: Do it!.

Gli animali hanno dimostrato di ricordare l'azione che avevano visto sia dopo un minuto, sia dopo un'ora dal suo svolgimento da parte dell’addestratore.

L’età avanzata

Gli anni che scorrono possono risultare un problema per la memoria anche nel mondo dei nostri amici a quattro zampe.

Il normale processo di invecchiamento porta con sé inevitabilmente un deficit delle capacità di apprendimento, una diminuzione della percezione e risposte comportamentali rallentate. E’ possibile che si presenti anche una vera e propria disfunzione cognitiva, patologia simile alla malattia di Alzheimerriscontrata nell’uomo, che si caratterizza per diversi sintomi che possono presentarsi contemporaneamente ma anche singolarmente.

I segnali possono essere una difficoltà a riconoscere persone note, a non fare i bisogni dove di solito è proibito, a mantenere il normale ciclo di sonno quotidiano.

Grazie ai continui progressi della medicina veterinaria è oggi possibile prevenire queste patologie, ma anche curarle se combattute tempestivamente nel momento in cui si manifestano.

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