Con l’arrivo dei primi caldi, molti iniziano a programmare qualche giornata al mare. Se in casa vive un gatto, è naturale chiedersi: può venire anche lui? La risposta è sì, ma solo in alcune condizioni e con la consapevolezza che non tutti i gatti amano viaggiare o affrontare ambienti nuovi.
Prima di tutto, è fondamentale conoscere bene il proprio animale. Alcuni gatti sono più curiosi, abituati a uscire o a viaggiare in auto, e possono affrontare una breve gita con relativa tranquillità. Altri, più timorosi o legati all’ambiente domestico, rischiano di vivere l’esperienza con stress. In ogni caso, è bene procedere gradualmente: una prima uscita breve, in orari freschi e in zone tranquille, può essere un test utile.
Se il gatto partecipa all’uscita, va portato in un trasportino sicuro e ben ventilato. Una volta arrivati, è importante scegliere una zona d’ombra, tranquilla, lontana da bambini urlanti o cani liberi. Mai lasciarlo libero sulla spiaggia: l’istinto felino lo porterebbe facilmente a fuggire o nascondersi. Se proprio gli si vuole concedere un po’ di libertà, esistono pettorine e guinzagli appositi, ma devono essere ben tollerati e usati solo dopo un periodo di abituamento.
L’acqua dolce deve essere sempre a disposizione e il gatto non va mai forzato ad avvicinarsi al mare: la sabbia, il rumore delle onde e il vento forte possono risultare fastidiosi. Inoltre, attenzione al sole: il gatto può scottarsi, soprattutto se ha il pelo chiaro o rado. Meglio evitare le ore centrali della giornata e assicurarsi che possa sempre ripararsi all’ombra.
Infine, è bene sapere che alcune spiagge attrezzate accettano anche i gatti, ma la maggior parte non prevede servizi adatti. Prima di partire, informarsi è essenziale.
Portare un gatto al mare è possibile, ma va fatto con rispetto per il suo carattere e i suoi limiti. In molti casi, può essere meglio lasciarlo a casa, con una stanza fresca, silenziosa e una buona dose di coccole al ritorno.