I simboli della Repubblica: bandiera, inno, Costituzione

Ogni Stato ha i suoi simboli. Il 2 giugno, Festa della Repubblica, non è solo il ricordo di una scelta storica, ma anche l’occasione per ritrovare il significato di quegli elementi che – spesso dati per scontati – rappresentano il patto civile su cui si fonda il nostro vivere insieme.

La bandiera tricolore è il primo e più visibile tra questi simboli. Verde, bianco e rosso, disposti in tre bande verticali: la sua origine risale alla fine del Settecento, ma è con la nascita della Repubblica che diventa ufficialmente il vessillo dello Stato italiano. Il tricolore è diventato nel tempo il segno di un'appartenenza condivisa, capace di unire differenze regionali, politiche e culturali.

C’è poi l’Inno di Mameli. Non è stato subito adottato come inno ufficiale (la conferma definitiva è arrivata solo nel 2017), ma ha accompagnato fin dall’inizio la storia della Repubblica. Più che un inno solenne, è un canto popolare e combattivo, che riflette lo spirito con cui nacque l’Italia unita.

Lo stemma della Repubblica Italiana, adottato nel 1948, rappresenta una stella a cinque punte su una ruota dentata, incorniciata da un ramo d’ulivo e uno di quercia. Non è un semplice logo istituzionale: racchiude l’idea di lavoro (la ruota), di pace (l’ulivo), di forza e dignità (la quercia), e di continuità con la tradizione (la stella).

Infine, c’è la Costituzione, forse il simbolo più importante e meno visibile. Entrata in vigore il 1° gennaio 1948, è la base giuridica e morale della Repubblica. È il testo che ha dato forma concreta alla scelta del 2 giugno 1946: un sistema fondato sulla democrazia, sulla partecipazione e sulla dignità delle persone.