Il vino nei cocktail

Come abbiamo approfondito in questo articolo, mescolare il vino con altre sostanze non è una novità: lo facevano i romani con l’antenato dell’attuale vin brûlé, che conta tra l’altro diverse varianti in giro per il mondo.

Per spagnoli e portoghesi si tratta di quotidianità: la sangria allieta le estati iberiche da decenni. Si tratta generalmente di un’infusione di vino, frutta a pezzi, zucchero e, con diverse varianti, anche bevande gassose e altri liquori.Anche il calimocho non è una rarità in questi paesi, così come in America Latina: un mix di vino rosso e bevande gassose a base di cola.
In Italia siamo abituati ai classici a base di champagne, oppure agli spritz, particolarmente apprezzati in Veneto e composti da prosecco, bitter e seltz.

Da qualche anno si vive una riscoperta del vino nei cocktail, vissuta dai palati più audaci e curiosi come una sfida alla ricerca di nuovi sapori. Vediamo quindi il Chianti sotto una nuova luce, insieme al liquore alla vaniglia e aromatizzato con zucchero, rosmarino e mela; troviamo il vino rosso mescolato con tequila e condito da zucchero, fragole, lime e foglie di prezzemolo; il moscato col succo di melograno, il vino bianco con la crema di cacao, lo zucchero e il peperoncino fresco… il limite è la fantasia!

Per alcuni puristi si tratta di un’eresia, ma non per tutti: nomi importanti nel panorama enologico hanno mostrato un certo entusiasmo verso questa tendenza.Andrea Grignaffini, responsabile della sezione vini de l’Espresso, ha dichiarato che “in questi drink il vino acquisisce una dimensione di ingrediente e si riappropria di quella funzione dissetante che aveva un tempo, per esempio nelle campagne, quando i manovali e i contadini usavano i cosiddetti mezzi vini, ossia vini molto leggeri, spesso Lambruschi, allungandoli con acqua fredda o molto ghiaccio e a volte gocce di limone. Per me non sono un imbarbarimento della cultura del vino ma casomai un ricordo delle radici”.
Anche autorevoli sommelier come Vincenzo Donatiello hanno speso parole di lode verso il trend: “ci vuole un po’ di novità nel mondo del vino che sta diventando un po’ noioso e borioso”.