Lo sospettavamo già, ma da quando anche la scienza ha confermato che il connubio cacao-caffè giova alla concentrazione, anche la storica barbajada può tornare in auge dopo tanti anni. Fino al 1930 è stata fra le bevande più amate e consumate dai milanesi presso il Caffè dei Virtuosi, accanto alla Scala. La miscela è nata – come spesso accade – per errore: anziché limitarsi a mescolare caffè, cacao, acqua e latte, Domenico Barbaja fece schiumare il composto, decorandolo infine con un ciuffo di panna montata. La deliziosa bevanda iniziò presto a essere servita insieme a una fetta di dolce, o a chiunque volesse concedersi una pausa energizzante. Ma come fa la barbajada ad agire sulla concentrazione?
Il segreto sta negli ingredienti. Secondo gli esperti della Loma Linda University, il cioccolato ha effetti positivi sui livelli di stress, sull'umore e sulla memoria. Studiando l'effetto del cacao sulla salute cognitiva, endocrina e cardiovascolare, hanno visto che il cioccolato contenente una percentuale di cacao non inferiore al 70% è un valido alleato di buon umore e concentrazione.
Il caffè invece è la bevanda energizzante per antonomasia. La European Food Safety Authority (EFSA) ha voluto dimostrare che, in base alla quantità di caffeina assunta, una tazzina di caffè può aumentare la velocità di elaborazione delle informazioni del cervello del 10%, migliorando la soglia di attenzione.
Il sistema nervoso dei consumatori abituali sviluppa un numero maggiore di recettori di adenosina, una molecola che induce il sonno e che viene inibita dalla caffeina. Questo farà sì che, per avere un effetto energizzante, questi individui dovranno bere circa 4 tazzine di caffè al giorno. A chi non lo beve abitualmente, invece, ne basteranno 2 tazzine.
Ma oltre ad essere un potente stimolante, una quantità eccessiva di caffeina può provocare effetti negativi come aumento della pressione, ansia e insonnia. Uno studio condotto nel 2010 alla Clarkson University ha dimostrato che abbinare il cacao al caffè limita gli effetti indesiderati della caffeina e migliora ulteriormente la capacità di attenzione. Da questa golosa unione nasce una bevanda molto simile alla barbajada milanese, che i ricercatori americani consigliano a studenti e lavoratori per ritrovare la concentrazione.
Oggi la barbajada viene servita solo in alcuni locali del centro storico di Milano, ma è possibile prepararla a casa con pochissimi ingredienti, seguendo il procedimento originale. In un pentolino si mescolano il cacao e il latte diluito con acqua. Si porta il composto a bollore, lavorandolo con una frusta. Dopodiché si abbassa la fiamma e si lascia sobbollire per circa 13 minuti, fino a quando il composto non risulterà denso. Adesso, in base alla quantità di cioccolata ottenuta, si aggiunge lo stesso quantitativo di latte e di caffè. Si rimette il composto sul fuoco mescolando per 6 minuti, finché non inizia a schiumare. Versare in una tazza e servire la barbajada calda o fredda, magari con un ciuffo di panna montata!