La magia delle lucciole

Protagoniste delle notti d’estate, scopri l’affascinante mondo di queste piccole e luminose creature!

Nelle notti estive, lontano dal caos e dalle luci della città, si può ammirare il singolare bagliore delle lucciole. Ma come fanno questi minuscoli insetti a brillare?

Solo in Italia sembrano essere presenti circa 21 specie di lucciole, alcune delle quali autoctone. Questi coleotteri, appartenenti alla famiglia Lampyridae, brillano di luce propria grazie al fenomeno della bioluminescenza. In organi specializzati nel loro addome avviene una complicata reazione chimica che coinvolge una molecola chiamata luciferina la quale, in presenza di magnesio e dell’enzima luciferasi, libera energia sotto forma di luce.

Durante la stagione degli amori, le lucciole comunicano tra loro soprattutto attraverso degli schemi luminosi specifici: i maschi, che sono in grado di accendersi solo per pochi istanti a intermittenza, annunciano la loro disponibilità alle femmine. Una femmina interessata risponderà accendendosi più a lungo e segnalando la sua posizione, aiutando così il maschio a raggiungerla. Ogni specie ha un suo "codice" di luminosità e intermittenza, nonché una propria tonalità di luce, che può andare dal giallo-verde all’arancio, al turchese, al rosso brillante.

La bioluminescenza è vitale per le lucciole, poiché permette loro di comunicare, ma anche di attirare prede e scoraggiare i predatori. Purtroppo l’efficacia di questo sistema è minacciata dall'inquinamento luminoso, che manda in crisi le popolazioni di lucciole insieme all'uso di pesticidi che colpisce loro e le loro prede (chiocciole e lumache nello specifico).

Ecco perché scorgere la luce di questi esemplari è sempre più raro, a cui si riesce ancora ad assistere solo lontano delle aree urbane.