Quando si parla di Bardolino DOC ci riferiamo a un vino rosso originario del Veneto, prodotto nella zona del Lago di Garda. Dei sedici comuni vocati alla sua produzione, solo sei – Bardolino, Garda, Lazise, Affi, Costermano e Cavaion Veronese – possono annettere la denominazione “classico” poiché appartengono alla “zona classica”, di più antica tradizione. Oltre al Bardolino DOC e al Superiore DOCG, c’è anche il Chiaretto, prodotto tramite vinificazione in rosa delle uve autoctone Corvina, Rondinella e Molinara.
Il suo profumo di ciliegia, fragola, con sentori di cannella e chiodi di garofano si abbina perfettamente a piatti autunnali. Oltre che a primi di ogni tipo, come tortelli o risotti, questo vino si accompagna bene ai legumi, in particolare alla tipica pasta e fagioli veneta. Gli amanti della carne – sia rossa che bianca – non potranno non abbinare il loro secondo a un calice di Bardolino, perfetto per accompagnare arrosti e brasati.
Un abbinamento insolito è quello con le castagne, che a San Zeno di Montagna, sul versante occidentale del Monte Baldo, diventa protagonista di una rassegna gastronomica annuale. Durante questo evento sarà possibile degustare un menù a base di castagne, Monte Veronese DOP – formaggio prodotto in Lessinia – e naturalmente del buon Bardolino DOC.
Il Bardolino può anche diventare ingrediente di ricette d’effetto per un menù tipicamente autunnale. Iniziamo come delle tagliatelle al Bardolino, dove il vino viene usato sia per l’impasto che per la preparazione del sugo. In alternativa, si potrà preparare un risotto al vino rosso, un primo dal gusto audace e originale grazie all’incontro fra il corpo del Bardolino e la consistenza vellutata del riso. Come secondo, un bel brasato al Bardolino: la marinatura della carne servirà poi per cuocerla e dare al piatto un sapore ancora più intenso. Per concludere, una macedonia al vino, servita tiepida o a temperatura ambiente, dove il profumo del Bardolino esalterà quello della frutta scelta.