Cucinare e pulire, o semplicemente prendersi un momento di relax mentre il bimbo piange, può risultare difficile.
Beato relax
Uno studio condotto dal dipartimento di Psicologia della McGill University (Montreal, Canada) ha analizzato gli effetti della musica sulla salute psicofisica degli esseri umani: è stato scoperto che le vibrazioni prodotte dalla musica stimolano la produzione di ossitocina, un ormone coinvolto nell'amore e nelle relazioni sociali, che trasmette una sensazione di benessere. Insomma, in una giornata particolarmente pesante, in cui il solo pensiero di rilassarsi sembra remoto e impossibile, la musica può essere di grande aiuto.
Anche suonare uno strumento genera reazioni positive nel cervello: si attiva infatti una connessione tra i suoni che vengono prodotti e le sensazioni che ne derivano, favorendo una maggiore apertura anche verso le emozioni che provengono dall’esterno.
Per i bambini, oltre a quello emotivo, la musica favorisce anche lo sviluppo cognitivo e linguistico. Stimola inoltre la creatività, portando il bambino a riprodurre ciò che sente, servendosi di ciò che trova intorno a sé; provando a ballare e cantare migliorerà anche la padronanza del proprio corpo, guadagnando una maggior consapevolezza delle proprie capacità.
Per bambini particolarmente vivaci, poi, la musica può avere un effetto calmante. L'esempio più lampante è la "ninna nanna", ma questi benefici si possono riscontrare anche durante la giornata, per momenti di particolare agitazione.
I ricercatori Simon Ritter e Sam Ferguson hanno promosso una ricerca sugli effetti della musica sulla creatività. Sono arrivati alla conclusione che una melodia allegra potenzia la flessibilità del pensiero, cioè l’elasticità nel trovare soluzioni alternative.
Come quando, ad esempio, il frigo è pieno di ingredienti ma la mente è vuota di idee. Con una porzione di musica allegra potrebbe saltar fuori la ricetta!
Infine, per gli amanti dell’allenamento a casa, c’è una novità scientificamente provata.
Gli scienziati della Brunel University di Londra hanno verificato che l’ascolto della musica durante l’attività fisica, sui soggetti che hanno partecipato allo studio, stimolava una zona del cervello associata alla diminuzione della fatica.
I partecipanti hanno anche riferito di aver percepito una durata minore rispetto a quella effettiva dell’allenamento.
Secondo Marcelo Bugliassi, uno degli autori dello studio, la musica può essere uno stimolo potente anche nei momenti più critici della seduta, quando si è annoiati e privi di motivazione.
Insomma, per rilassarsi o far rilassare, in cucina o nella “zona palestra”, per una buona dose di felice creatività, accendere la musica può essere una soluzione degna di nota.