Che gioco fai? Medito!

Le energie dei bambini non si spengono mai, e molto spesso tendiamo a riempire le loro giornate con mille attività diverse. Ma scongiurare ad ogni costo la noia non è sempre la soluzione ideale: a volte quello che manca, nei più piccoli come negli adulti, è la capacità di concentrarsi su sé stessi.

Imparare a stare da soli e accettare l'assenza di stimoli è estremamente difficile al giorno d'oggi. I bambini (e non solo) vivono in un ambiente in cui tutto è a portata di mano, e i loro tempi di attenzione si riducono sempre di più. In questo senso la meditazione può avere un ruolo educativo: nell'ambito del progetto europeo FRIENDS (Fostering Resilience-Inclusive Education & Non-Discrimination in School), paesi come Italia, Belgio, Portogallo e Regno Unito hanno introdotto la meditazione in alcune scuole, in via sperimentale, con l'obiettivo di ridurre gli episodi di ansia e arginare il bullismo e la dispersione scolastica.

Come introdurre tuo figlio alla meditazione?

1. Proponila come gioco, senza insistere

2. Scegli un ambiente tranquillo e una posizione adatta, va bene anche una sedia comoda

3. Inizia invitando il bambino a prestare attenzione al suo respiro

4. Prosegui suggerendo esercizi di visualizzazione, come ad esempio "immagina di essere in un grande prato verde e silenzioso, con l'erba molto corta. Senti il profumo dell'erba, il canto degli uccellini, la consistenza dei fiori..."

5. A esercizio terminato, parlane con lui e cerca di capire se ha gradito l'esperienza.

2 Esercizi per variare

Sillabe

Gambe incrociate, occhi chiusi; ripetete insieme delle sillabe o delle affermazioni sillabate (come "Io sono forte", o "io sono calmo"). Contemporaneamente, per ogni sillaba unite il pollice a una delle altre dita della mano, dall'indice al mignolo. Lo potete fare anche cantando dolcemente o ripetere le affermazioni solo mentalmente per un effetto calmante in qualunque situazione.

La meditazione del respiro

Imparare a conoscere il proprio respiro dai primi anni di vita fa davvero benissimo. "Fai cinque respiri" è un esercizio elementare: tenendo gli occhi chiusi si inspira e si espira per cinque volte. Così facendo il respiro viene rallentato, e di conseguenza anche la mente si calma. Fate una prova e domanda al bambino se sente il battito del cuore aumentare o diminuire durante i respiri, o l'aria entrare e uscire dal naso: è fondamentale imparare ad ascoltare le proprie sensazioni.

L'aspetto migliore della meditazione è che si può praticare ovunque a casa e non. Portare i bambini all'aperto in una bella giornata, ad esempio, li aiuta a entrare in contatto con la natura, ad apprezzarne suoni e colori e a percepirne silenzi e rumori.

Il consiglio è quello di prendervi i vostri tempi e spazi, ponendo inizialmente l'attività come un gioco, con sessioni brevi, per poi trovare insieme un vostro ritmo ed equilibrio, tentando di introdurre questa pratica nella routine settimanale. Più che uno sport diventerà un'attività ludica e riflessiva, un momento per voi stessi a cui non vorrete rinunciare.