Capita spesso di accendere la radio la mattina e imbattersi nell’oroscopo quotidiano. Al momento del proprio segno zodiacale si alza il volume e, come per magia, sembra di sentire la perfetta descrizione di sé e della propria situazione. Cerchiamo di capire come e perché ciò accade.
L’oroscopo interpreta l’influenza degli astri sulla vita di una persona in base al suo segno zodiacale. Il più comune è detto “Oroscopo segno-solare”, poiché tiene conto solo della posizione del sole rispetto ai segni zodiacali al momento della nascita. Non si basa quindi sulla luna né sugli altri pianeti.
La ruota dello Zodiaco conta dodici segni in totale, uno ogni trenta giorni circa. Se si considera anche il momento esatto della nascita, è possibile considerare l’Ascendente: ovvero un altro segno zodiacale che indicherebbe la parte di sé che viene mostrata agli altri.
Ma dove è nata questa credenza?
La prima testimonianza scritta è il libro Enuma Anu Enlil, un manuale di origine babilonese in cui si trovano i primi tentativi di interpretazione degli eventi celesti.
I babilonesi divisero il cielo in dodici sezioni, in ciascuna delle quali si trovava una costellazione. Ogni mese il sole, nel suo moto apparente intorno alla Terra, ne attraversava una diversa. I segni zodiacali presero il nome da queste costellazioni.
Nei secoli il tentativo di interpretare gli astri ha avuto una sempre più larga diffusione. Nel III secolo a.C. i Greci predicevano il futuro di ogni individuo basandosi sulla posizione dei pianeti.
La scienza si è fortunatamente evoluta ed ha portato alla luce diverse evidenze: la circolarità della Terra, il suo moto intorno al sole e su se stessa, le caratteristiche degli altri pianeti del sistema solare, e la distanza tra le stelle. Le costellazioni si basano sulla posizione in cui le stelle appaiono sulla nostra volta celeste, come se fossero tutte sul medesimo piano. I disegni di carri e creature mitologiche sono utili per ricordarne la posizione e poterle osservare meglio, ma non hanno valore scientifico: cambiando prospettiva sarebbe impossibile riconoscerle. Ha davvero senso basare il proprio futuro su un'illusione ottica?
"La giornata inizia con qualche tensione: approfittate di questa grinta per perseguire i vosti obiettivi invece che sfogarla sugli altri. Se sarete in grado di incanalare la rabbia in modo costruttivo, riceverete una ricompensa inaspettata."
Frasi del genere sono frequenti nei pronostici: si tratta di affermazioni vaghe, in cui chiunque potrebbe riconoscersi. Chi non ha mai avuto una tensione sul lavoro?
Anche se non corrispondono totalmente alla nostra situazione, saremo portati a soffermarci su quelle che più vi si avvicinano, ignorando il resto. Alcuni studi sulla percezione hanno infatti suggerito come la nostra mente interpreti e adatti alla nostra situazione ogni informazione che raccoglie.
Per molte persone inoltre entra in gioco una sorta di rassicurazione: un elemento che riesce a predire il futuro, ad esempio eventuali problemi o successi amorosi e economici, diventa un manuale che illustra come agire per far sì che le cose accadano o non accadano.
Tra il 30 novembre e il 18 dicembre, il sole transita anche tra le stelle di Ofiuco, dio della medicina, raffigurato con un bastone attorno al quale è avvolto un serpente.
Tredici era però un numero meno evocativo rispetto a dodici, che è esattamente il numero dei mesi dell’anno.
Gli pseudo scienziati detti astrologi giustificano questo inconveniente affermando che tredici sono le costellazioni, mentre dodici i segni zodiacali.
Inoltre, un articolo del Wall Street Journalha ricordato agli esperti di tale pratica che esiste un ulteriore moto oltre a quello che la Terra compie intorno al sole: quello dell’asse terrestre. All’incirca ogni 26000 anni questo movimento circolare compie un giro completo. Gli allineamenti tra le costellazioni che danno i nomi ai segni zodiacali sono perciò cambiati dai tempi dei babilonesi. I nostri segni zodiacali, quindi, non sarebbero davvero i nostri segni zodiacali.
Il dato psicologico più preoccupante è tuttavia proprietà di alcuni lettori: coloro che si comporteranno in modo da far avverare le profezie sul proprio segno zodiacale. È il meccanismo con cui lo psicologo Richard Wiseman spiega anche la fortuna. Coloro che si sentono sfortunati si aspettano di essere trattati male dagli altri; ne risulterà quindi un atteggiamento difeso e scontroso che di conseguenza attirerà l’antipatia. Allo stesso modo, chi legge ad esempio che nel corso della giornata ci saranno sorprese in ambito amoroso, credendoci, attiverà una serie di atteggiamenti di seduzione, in modo che la profezia si autoavveri.