Portare il cane in ufficio è una buona idea?

Sempre più aziende permettono ai dipendenti di portare il cane sul posto di lavoro, ma questa possibilità, per quanto piacevole, richiede attenzione e buon senso. Non tutti i cani sono adatti a un ambiente d’ufficio, e non tutti gli uffici sono pronti ad accoglierli.

La prima cosa da valutare è il carattere del cane. È tranquillo? È abituato a stare per diverse ore in ambienti nuovi? Riesce a restare rilassato anche in presenza di estranei, telefoni che squillano e movimenti continui? Un cane ansioso o troppo vivace potrebbe non vivere bene la situazione, creando disagio a sé stesso e agli altri.

È fondamentale anche verificare che l’ambiente sia adatto: l’ufficio deve avere spazi sicuri dove il cane possa stare senza essere d’intralcio, e preferibilmente zone verdi nei dintorni per le pause. In più, bisogna portare con sé tutto il necessario: ciotola per l’acqua, tappetino o cuccia, qualche gioco tranquillo e magari uno snack per i momenti di pausa.

Va sempre rispettato il contesto: ci sono colleghi allergici? C’è chi ha paura dei cani? Prima di introdurre un animale in ufficio, è importante parlarne coi responsabili e coi colleghi, per evitare malintesi o situazioni spiacevoli.

Infine, è bene ricordare che portare il cane in ufficio non significa ignorarlo per otto ore. Deve poter fare passeggiate regolari, avere interazioni e non sentirsi isolato o annoiato. Se gestito con attenzione, può essere un'esperienza positiva sia per il cane che per l’ambiente di lavoro, creando un clima più disteso e favorendo la socialità tra colleghi.