Anche se le immaginiamo come tessuti inerti, in realtà le cellule delle ossa sono ben vascolarizzate e scambiano continuamente nutrimento e scarti con l'esterno. Tra questi c'è il calcio, la cui carenza provoca l'osteoporosi, condizione che comporta una grave fragilità dell'osso.
Le categorie più a rischio sono gli anziani, chi soffre di disturbi alimentari e le donne in menopausa o in amenorrea prolungata, per via del ruolo degli ormoni nella deposizione del calcio.
La prima cosa che possiamo fare è assicurarci un apporto adeguato di questo nutriente con l'alimentazione, facendo però attenzione a non esagerare con i latticini. Valide fonti di questo prezioso minerale sono frutti di mare, polpo, calamari, alici e molluschi, la frutta secca, i legumi e il tofu.
Ci sono poi delle accortezze che dovremmo adottare per evitare di perdere quello che assumiamo.
Il fosforo è importante per il nostro organismo, ma un suo eccesso contrasta l'assorbimento del calcio a livello intestinale. Non solo: quando è nel sangue sotto forma di acido fosforico abbassa il pH e l'organismo utilizza il calcio per tamponarne l'acidità, sottraendolo alle ossa se carente. Infine, il fosforo stimola la diuresi, che porta quindi ad espellere più calcio con le urine.
Anche un eccesso di sodio è nemico delle ossa: la molecola, infatti, compete con quella del calcio nel riassorbimento a livello renale. Significa che, quando il sangue passa attraverso il minuzioso sistema di filtraggio dei reni, aumenta le probabilità che il calcio non venga reimmesso nella circolazione e sia quindi espulso.
Le proteine in eccesso producono ioni fosfato e solfato quando vengono digerite: questi acidificano il sangue e attivano i sistemi tampone, come al punto 1.
Ogni tazzina di caffè ci porta ad espellere circa 6mg di calcio. Non è molto, se consideriamo che il nostro fabbisogno va dagli 800 ai 1500 mg, ma in una dieta già carente può fare la differenza.
L'attività fisica anaerobica, come l'allenamento con i pesi, ha due effetti protettivi contro la fragilità delle ossa: da una parte aumenta il deposito di calcio, dall'altra rinforza i muscoli che fungono da protezione dagli impatti. Naturalmente è importante procedere per gradi, con l'aiuto di un personal trainer qualificato.
L'osteoporosi è irreversibile: per questo è fondamentale prevenirla e curarla quando è ancora allo stadio precedente di osteopenia. Se temi di essere a rischio rivolgiti al tuo medico: con dei semplici esami del sangue potrà valutare la calcemia e, se necessario, optare per ulteriori accertamenti e prescrivere un trattamento adeguato.
La vitamina D è cruciale per l'assorbimento del calcio: in questo periodo in cui chi non ha il giardino difficilmente può esporsi al sole, l'assunzione mediante l'alimentazione è ancora più importante. La trovi nel pesce, nel fegato e nel tuorlo d'uovo.