Il modo migliore per prevenire l’insorgere di patologie cardiovascolari in età adulta? Occuparsi della salute del proprio cuore sin dall’infanzia, una fase in cui i fattori di rischio tradizionali come obesità o ipertensione risultano essere sempre più frequenti. A influire maggiormente sulla salute futura del cuore di bambini e ragazzi sono le abitudini familiari e l’alimentazione, perciò, insieme a una corretta nutrizione, bisognerà seguire un corretto stile di vita, praticando regolarmente attività fisica e ridimensionando il tempo trascorso davanti a pc, tablet e tv. Ecco qualche utile consiglio da condividere con i piccoli di casa!
L’attività fisica, programmata (sport) e non (attività quotidiane come camminare o giocare), gioca un ruolo fondamentale nella salute dei più giovani. Sin dalla prima infanzia, infatti, aiuta a sviluppare l’apprendimento motorio e ad acquisire consapevolezza del proprio corpo. Il miglior modo per abituare i più giovani a praticare attività fisica è sicuramente il gioco, da svolgere sia a scuola che in famiglia sin dall’infanzia.
Attraverso attività ludiche e divertenti, i neonati possono essere stimolati a gattonare e a compiere varie azioni come afferrare, tirare, muovere la testa, il corpo e gli arti. L’ideale sarebbe svolgere, sotto costante supervisione di un adulto, almeno 30 minuti al giorno di esercizi a pancia in giù per incentivare lo sviluppo motorio del piccolo.
Dai 3 ai 5 anni, il gioco diventa per i bambini un modo per divertirsi e interagire con i coetanei in un ambiente sicuro e supervisionato. Dai 6 ai 17 anni, invece, è bene invogliare i ragazzi a svolgere una o più ore di attività fisica giornaliera, da moderata a energica. I genitori potranno indirizzarli verso calcio, ginnastica, sport di gruppo o individuali, purché l’attività scelta incontri il gusto dei figli.
Oltre allo sport, sarà bene adottare delle buone abitudini alimentari, limitando i cibi troppo calorici e cercando di seguire una dieta equilibrata. Inoltre, non mangiare davanti alla tv ed evitare di usare il cibo come ricompensa sono pratiche utili per tenere sotto controllo l’aumento di peso nei più giovani. A stimolare al movimento i bambini non sono solo le famiglie ma anche i pediatri, responsabili di informare i genitori sui benefici di uno stile di vita attivo.
Per screen time si intende il tempo trascorso davanti a qualsiasi dispositivo elettronico dotato di schermo: tv, computer, videogiochi, smartphone e tablet. Negli ultimi dieci anni, l’incremento nell’uso dei dispositivi elettronici ha coinvolto anche i bambini più piccoli. Nonostante tali dispositivi siano parte dell’educazione e della comunicazione fra le nuove generazioni, un loro uso eccessivo può avere effetti negativi sulla psiche e sul comportamento dei più giovani. Si sente perciò il bisogno di sensibilizzare le famiglie e gli educatori a una gestione appropriata dello screen time, affinché i bambini possano beneficiare della tecnologia preservando la propria salute. In questo contesto rivestono un ruolo essenziale anche i pediatri, chiamati a guidare adeguatamente bambini e genitori verso un corretto utilizzo dei dispositivi elettronici conformemente all’età.
Per limitare lo screen time, l’Accademia Americana di Psichiatria Infantile e Adolescenziale (AACAP) raccomanda di evitare l’utilizzo di dispositivi elettronici durante i pasti o prima di dormire, così come di non posizionare televisori o altri schermi nella camera del bambino. In base all’età, i bambini potranno usufruire dello screen time per un periodo di tempo più o meno limitato. I più piccoli non dovrebbero proprio utilizzare dispositivi “screen-based”, mentre dai 2 ai 5 anni sarebbe bene usarli solo per attività di apprendimento adatte a quella fascia d’età, e non per più di un’ora al giorno. Dai 5 agli 8 anni, invece, meglio non superare le due ore giornaliere di utilizzo.