Siamo a sud di Rovereto, alle pendici del monte Zugna, dove sorge il grande sito paleontologico delle Orme dei dinosauri. Percorrendo con l’auto la “strada degli alpini” fino alla baita, si prosegue poi a piedi lungo un percorso – a tratti ripido – dove ammirare le oltre 100 impronte dei rettili che abitavano questi luoghi in era giurassica. Proprio in questo periodo l’attuale Valle dell’Adige era una vasta piana sabbiosa ai margini del mare della Tetide: i passi pesanti dei dinosauri sono così rimasti impressi nel fango che si è poi trasformato in calcare grigio, permettendo alle orme di conservarsi.
La scoperta venne fatta alla fine del ‘900 dal geologo roveretano Luciano Chemini. Durante una normale passeggiata in Vallagarina notò delle buche profonde sui lastroni di calcare grigio e, vista la particolare simmetria, pensò che proprio i rettili giurassici potessero aver calcato quella terra. Bene: aveva ragione!
Le impronte sono riconducibili a due specie diverse di dinosauri:
Le orme più grandi hanno un diametro di 30-40 centimetri e risultano profonde circa 10 centimetri. Questo, insieme all’ampiezza del passo superiore al metro, ha consentito di risalire alla lunghezza di ogni dinosauro e al suo peso.
È possibile fare una suggestiva passeggiata “preistorica” all’interno del sito in autonomia o accompagnati da una guida dello staff della Fondazione Museo Civico di Rovereto. Una visita da fare per immersi nella natura ma anche per tornare per un attimo indietro nel tempo!