Segui i consigli di un esperto
Come ogni attività, anche la canoa non deve essere affrontata con il fai-da-te: prima di mettersi a pagaiare è bene seguire un corso o lezioni da un esperto. Inoltre, è necessario saper nuotare e avere una discreta acquaticità.
Mai mettersi in acqua da soli: il gruppo ideale è formato da almeno cinque canoisti, con i più esperti in testa e in coda. Il fiume può presentare diversi pericoli e i passaggi impegnativi vanno affrontati con la sicura dalla riva.
CANOA
Contrariamente a quanto si crede, la canoa (o kayak) è uno sport completo poiché pagaiando si fa lavorare tutta la muscolatura del corpo, gambe comprese.
Grazie ai movimenti della pagaia, infatti, i muscoli del busto, delle braccia, le articolazioni e i relativi tendini, attivano una stimolazione fisiologica positiva. Ne traggono così beneficio la respirazione e di conseguenza l’attività cardiaca. Senza considerare il grande rilassamento spirituale portato dal silenzio e dal senso di unità con la natura.
Si può praticare da soli o in coppia sulla stessa imbarcazione.
Sempre ben attrezzati
Abbigliamento consigliato: salvagente con dissipatore, paraspruzzi, casco con mentoniera, calzature specifiche, guanti in neoprene, muta in neoprene e giacca d'acqua per un'adeguata
protezione termica per evitare il pericolo di ipotermia nel caso di un bagno prolungato nel fiume.
Da portare sempre anche una corda da lancio, un coltello multiuso, un gancio pagaia, alcuni moschettoni, un fischietto e un kit di primo soccorso.
Adatta a tutti
Seguendo un corso e dietro le istruzioni di un istruttore, la canoa può essere praticata anche dai bambini, dagli anziani e dai diversamente abili.
I fisioterapisti consigliano la canoa dagli 8 anni in su, quando i bambini sanno coordinare i movimenti. Questo sport è adatto a loro perché stimola la mobilità delle articolazioni, rinforza i muscoli tonici che sostengono lo scheletro nella fase dello sviluppo e migliora circolazione e respirazione.
Da questa edizione, la
Paracanoa - sport per canoisti con abilità diverse - sarà inserita nel programma dei Giochi Paralimpici di Rio 2016.
RAFTING
È una discesa fluviale su un particolare gommone inaffondabile chiamato raft. L'equipaggio governa l'imbarcazione tra le rapide grazie alle pagaie.
Ideale per saggiare l’affiatamento di un team, è praticabile a tutti i livelli, sia sulle rapide più impetuose che su percorsi tranquilli. Di solito si tratta di un’esperienza coinvolgente, che permette di entrare nel fiume per la prima volta e provare subito il brivido delle rapide più impegnative in totale sicurezza, in una eccitante “impresa in equipaggio”.
Le discese, infatti, sono sempre accompagnate dalle guide che oltre a salvaguardare la sicurezza delle persone mostrano anche i luoghi più belli.
Equipaggio affiatato
Rafting deriva dall’inglese “to raft”, che significa ‘navigare su una zattera’. O meglio su un canotto.
Sul raft prendono posto i vogatori, che solitamente compongono un equipaggio di 6 o 7 persone, chiamati a dirigere il gommone tra le rapide tramite le pagaie.
A capo del raft vi è una guida, che coordina le operazioni e guida nella discesa i meno esperti. Tra il timoniere e l’equipaggio vi è costante comunicazione e tutto si basa su un rapporto
di rispetto e fiducia. Esistono ovviamente diversi livelli di difficoltà nella navigabilità dei fiumi.
Prezzi attrezzatura
I prezzi sono simili per ogni centro rafting, tra i 30 e i 50 euro a seconda del tipo di discesa, e comprendono il noleggio dell’equipaggiamento.
Navigare in mezzo a torrenti molto agitati, infatti, non è uno scherzo e per questo motivo è bene dotarsi di un’attrezzatura adeguata: oltre a un casco e una corda da lancio per il recupero di coloro che finiscono in acqua, è necessario anche avere un giubbotto salvagente e una muta acquatica in neoprene per resistere al freddo del fiume.