Un topo per amico

Paura e ribrezzo? I topi possono fare questo effetto a molti ma fidati. Come tanti altri “originali” animali da compagnia, anche loro sono in grado di darti affetto, stupirti e allietare le tue giornate con la loro minuta presenza. Cosa vuol dire avere un topo domestico?

Differenze fondamentali

Esistono sia topi che ratti da compagnia, entrambi appartenenti alla famiglia dei muridi ma sostanzialmente diversi per dimensione. Un topo domestico è grande dai 3 ai 10 cm, munito di lunghi baffi, zampe piccole ma orecchie più grandi rispetto a quelle del ratto. Quest’ultimo invece ha dimensioni che vanno dai 13 a i 27 cm, zampe lunghe e orecchie piccole. Entrambi i roditori sono facilmente addomesticabili, ma non senza particolari accorgimenti da parte del padrone.

Questione di imprinting

Dal punto di vista caratteriale, i topi sono animali tanto curiosi quanto timidi, che faticano a fidarsi dell’essere umano. Come instaurare dunque un rapporto col tuo topino da compagnia? Innanzitutto essendo pazienti. Il processo di addestramento è lungo e richiede costanza da parte di ogni padrone. Inizia con lo stare semplicemente seduto accanto alla gabbietta, abituando il nuovo arrivato alla tua presenza. Dovrai man mano impostare una routine a cui far abituare il tuo piccolo amico: può consistere nel pulire la gabbietta, riempire il suo dispenser e tante altre piccole azioni da svolgere in sua presenza. Potrebbe capitare che, per paura, il topo ti morda. Questo è solo sintomo di scarsa fiducia, o una risposta a un movimento troppo brusco compiuto per sbaglio. Ricorda sempre che sono animali con olfatto e udito molto sviluppati (contrariamente alla vista), sensibili a ogni stimolo. Compiere dunque le stesse identiche azioni con delicatezza e costanza vi aiuterà, poco a poco, a costruire un rapporto di fiducia reciproco.

Questo però non significa che il tuo topino possa circolare libero per la casa. Solo un topo ben addestrato sarà in grado di farlo, ma anche in quel caso sarà importante che l’ambiente in cui si muove sia, come dire, “a prova di topo”. Scegli un luogo piccolo o un recinto entro cui farlo muovere, badando sempre a monitorare le sue reazioni e spostamenti in uno spazio che non è la sua gabbia.

Coccole e carezze

Il topo abituato alla presenza del proprio padrone sarà pian piano in grado di entrare a stretto contatto a lui. Quando si fiderà del padrone, si avvicinerà spontaneamente alla sua mano, facendosi trasportare sul palmo, accarezzare e grattare. Un topo appagato e soddisfatto solitamente “bruxa”, ossia sfrega gli incisivi uno contro l’altro per comunicare il proprio stato di gioia e benessere.

Cosa mangiano

In natura, i topi seguono generalmente una dieta erbivora, nutrendosi di frutta, foglie, steli, semi e cereali, ma l’interazione con gli ambienti metropolitani ha modificato le loro abitudini alimentari rendendoli più onnivori che erbivori. Avendo denti che non smettono mai di crescere, il tuo roditore sentirà il costante bisogno di sgranocchiare qualsiasi cosa, inclusi fili e cavi elettrici. Per evitare spiacevoli inconvenienti come l’acquisto di una nuova TV, sarà meglio tenere il topo da compagnia in gabbia, fornendogli cibo e acqua a sufficienza giorno dopo giorno. Esistono anche mangimi appositi per i topi domestici, creati per fornire loro tutti i nutrienti di cui hanno bisogno.