Secondo l’EPA, ente statunitense per la cura dell’ambiente, i voli aerei producono il 12% delle dell’emissione di gas serra legate ai trasporti.
Se la nostra destinazione è raggiungibile in treno, questa è l’opzione più ecologica. Soprattutto se consideriamo che i voli brevi sono quelli più inquinanti in proporzione passeggero/distanza, in quanto decollo e atterraggio sono responsabili di una parte consistente delle emissioni totali.
La consapevolezza sulle pratiche di alloggio sostenibile è in costante aumento, ed esistono programmi di certificazione che seguono standard internazionali. Ad esempio il GSTC (Consorzio Globale sul Turismo Sostenibile) fornisce sul proprio portale una lista delle strutture accreditate.
Ciononostante, esistono alberghi che pur non avendo certificazioni hanno a cuore le tematiche ambientali. Possiamo informarci sulla politica di sostenibilità dell’albergatore, per capire se prende la questione seriamente.
Quando siamo ospiti in terre straniere, adottiamo le cortesie del caso, e cerchiamo di non lasciare traccia del nostro passaggio.
Cerchiamo di fare acquisti in attività commerciali locali. Oltre ad essere positivo per la comunità, comprare prodotti coltivati e lavorati nel luogo può essere un modo di vivere a pieno l’esperienza di viaggio.
Se visitiamo un posto che soffre una crisi specifica, ambientale o economica, possiamo prendere in considerazione modi di arricchire il posto che sta arricchendo noi. Dobbiamo però prestare attenzione, perché a volte, con le migliori intenzioni, rischiamo di creare un’altra serie di problematiche, come l’incremento della dipendenza della comunità dalla carità.
Il modo più responsabile di contribuire è contattare l’ente per il turismo del luogo e accogliere le indicazioni.
Non tutte le compagnie sono uguali per quanto riguarda la cura dell’ambiente, la protezione della fauna autoctona, il sostegno al patrimonio culturale e l’impiego di guide e lavoratori locali.
Come per le strutture alberghiere, esiste un ente che si occupa di certificare l'impatto dei tour operator, chiamato TIES (International Ecotourism Society). Possiamo, in ogni caso, informarci direttamente presso la compagnia sulle loro politiche di sostenibilità.
Buon ecoviaggio!