La giardiniera è un metodo di conservazione tradizionale che vede l’utilizzo di carote, sedano, cimette di cavolfiori, cipolline, peperoni, cetriolini e capperi (tutti gli ingredienti o a piacere) così da poterne godere durante i freddi inverni. E’ un escamotage tipico della cultura contadina che, non potendo avere il frigorifero a disposizione, sapeva conservare con tecniche diverse quanto di più buono l’estate sapeva offrire.
Lavare e mondare tutta la verdura: ottenere dal cavolfiore le cimette (foto 1), tagliare a rondelle le carote e le zucchine (foto 2), a julienne il peperone (foto 3), a tocchetti il sedano (foto 4).
In una casseruola capiente unire l’aceto, l’acqua, la foglia di alloro e 2 grani di ginepro ed un po’ di sale grosso (foto 5).
Sbollentare le verdure per pochi minuti, dai 3’ ai 5’, cominciando dalle carote e dal sedano, poi le cipolline, le zucchine ed infine le cimette di cavolfiore, a seconda di quanto croccanti preferite le verdure, scolarle e lasciarle riposare sopra un canovaccio pulito (foto 6).
Inserire le verdure cotte nei vasetti sterilizzati per 5’ in acqua bollente, unire mezza foglia di alloro e qualche grano di pepe nero e coprire con il liquido usato per la cottura, filtrato e riportato ad ebollizione.
Chiudere con coperchi sterili, capovolgere per ottenere il sottovuoto e conservare la giardiniera in un luogo buio per un mese prima di consumarla.
Nota: se si desidera l’agrodolce è possibile aggiungere, durante la cottura, un paio di cucchiai di zucchero di canna.