Le polpette sono sempre piaciute a tutti e, soprattutto, da sempre tanto che il termine “polpetta” lo si riscontra per la prima volta in Italia nei quaderni di cucina pubblicati a Mastro Martino da Como nel 1300. Per polpetta si intendeva infatti una “piccola polpa” preparata con carni pregiate, anche di selvaggina. Solo successivamente le polpette, tra il popolo, hanno assunto il connotato di cibo riciclone: infatti il lesso della domenica avanzato diventava materia pregiata per le polpette del lunedì. Ma c’è qualcuno a cui lo polpette non sono mai andate, letteralmente giù, ovvero Pellegrino Artusi. Gli stavano così antipatiche da considerarle “cibo da ciuchi”. Ma noi siamo democratici e pur accettando il giudizio del famoso gastronomo sapremo gustarle al meglio grazie a questa ricetta, ricca di verdure e di ispirazioni mediterranee.
In una ciotola ammorbidire il pane nel latte.
Lavare e pulire le verdure, privando le zucchine della parte bianca, tagliarle a bastoncini e lasciarle marinare in una ciotola con il succo di limone al quale è stata tolta con una grattugia la scorza (1) (2). Tritare il prezzemolo (3).
Strizzare il panino e unirlo in una ciotola con il pecorino grattugiato e la carne macinata, un cucchiaio di prezzemolo tritato e l’uovo (4) (5). Regolare di sale e di pepe e preparare delle piccole polpettine (6).
In una casseruola unire il brodo vegetale e il succo del secondo limone, portare a bollore, unire le verdure e le polpette e cuocere il tutto nel brodo per circa 15’ (7) (8).
Procedere con una macinata di pepe nero (9).
Scolare, trasferire in una terrina e mettere da parte (10) (11).
Filtrare il brodo, unire lo yogurt, cuocere a fuoco vivace per altri 15’ riducendo il tutto che diventerà una piacevole salsina (12).
In un piatto da portata distribuire le verdure e le polpette e versare un po’ della la salsina calda (tenerne una parte in un contenitore per accompagnare il piatto) e servire immediatamente con il prezzemolo rimasto e le zeste del limone.