Cosa ci fa il celebre cartoon della Disney in un caldo agosto? Ma un caposaldo della gastronomia piemontese, un piatto vegano ante litteram che si contende la paternità con la vicina Nizza, dove prende il nome di Ratatouille, appunto. È l’estate nel piatto, tripudio dell’orto e che necessita solo di un taglio accurato delle verdure e di una cottura che non ne sciupi la compostezza. Un trucco? Salate solo alla fine e direttamente in pentola appena prima di servire. E se proprio volete ottenere un piatto completo con un po' di cereali lessati, anche gluten free come la quinoa, l’amaranto e grano saraceno il vostro sarà un pranzo a tutta salute!
Lavare e mondare le melanzane, tagliarle a metà e poi a fette dello spessore di 1/2 centimetro e disporle a strati in uno scolapasta, spolverando ogni strato di sale grosso, così da eliminare l’acqua amara di vegetazione, lasciare riposare per 30’ (foto 1).
Nel frattempo lavare e mondare il resto della verdura e tagliare sottilmente la cipolla, a julienne i peperoni (foto 2), a rondelle le zucchine (foto 3) ed in dadolada i pomodori (foto 4).
In una casseruola capiente scaldare 4 cucchiai di olio extra vergine di oliva, rosolare gli spicchi d’aglio schiacciati con il palmo della mano e toglierli quando saranno dorati.
Unire le melanzane sciacquate e friggerle per 5’ (foto 5), unire i peperoni e le cipolle, le zucchine ed i pomodori e cuocere a fuoco dolce per 20’ (foto 6).
Unire le erbette tritate, regolare di sale e continuare la cottura per 2’.
Lasciar riposare qualche minuto e servire. È più buona il giorno dopo.