La trota salmonata non è una sottospecie ma una trota dalle carni rosate ottenute con un determinato tipo di alimentazione. È uno dei pesci d’acqua dolce più conosciuto ed apprezzato, grazie ad un gusto delicato e gentile e alla facilità di preparazione.
Vive nei laghi di tutta Europa ed ha due caratteristiche che dovrebbero suggerirci il suo consumo più spesso di quanto non si faccia normalmente: vive solo in acque pulitissime e anche negli allevamenti ha bisogno di ampi spazi ed è ricchissima di Omega3, uno degli acidi grassi essenziali, unitamente all’Omega6, che non riusciamo a produrre autonomamente e fondamentali per il nostro benessere.
In una casseruola unisci la cipolla steccata (1), la carota, la foglia di alloro, le bacche di ginepro, l’aneto, il vino e porta ad ebollizione.
Lascia intiepidire qualche minuto, adagia i filetti di trota, riporta a bollore e cucina coperto per 10' (2).
Togli i filetti dalla marinata (3), elimina la pelle e trita grossolanamente la polpa in punta di coltello o con i rebbi di una forchetta (come fosse una tartare) (4).
Trita finemente l’aneto.
In una ciotola unisci la polpa, la senape, la sambuca, l’aneto, un filo d’olio e regola di sale e pepe (5) (6).
Copri la ciotola con della pellicola e fai riposare in frigo per almeno un ‘ora.
Servi modellando delle quenelle oppure servendo le rillettes in delle ciotoline individuali decorando con qualche ciuffetto di aneto.