La sarda o sardina è un pesce che da sempre viene consumato nell’area del Mediterraneo: abbondante e poco costoso, è ricchissimo di Omega3, si presta a molte preparazioni ed ha un gusto molto gradevole. Nella ricetta di oggi le sarde raccontano una storia di come il popolino riusciva a far “nozze con i fichi secchi” in quanto è l’imitazione di un piatto di cacciagione che era ad uso e consumo esclusivo dei notabili palermitani. Inserito nella lista di prodotti tradizionali agroalimentari italiani è davvero semplice da preparare: un trito aromatico di pane, aglio, prezzemolo, pinoli e uvetta che farcisce i filetti di sarda, come si usa ancora fare nei mercati e nelle friggitorie.
Lava le sarde (foto 1), privale della testa, delle interiora e della lisca centrale, sciacquale bene ed asciugale con carta da cucina oppure falle preparare dal pescivendolo (foto 2).
Metti in ammollo in poca acqua tiepida l’uvetta.
In una padella antiaderente tosta i pinoli e successivamente la mollica. Nella stessa padella stempera con un paio di cucchiai di olio le acciughe, ottenendone una salsa.
Sciacqua e trita i capperi, le olive, l’uvetta, i pinoli, le mandorle e il prezzemolo (foto 3).
In una ciotola mescola la mollica tostata con un cucchiaio di succo di limone, uno di olio, la scorza del limone grattugiata e la salsina di acciughe, mescola bene ed unisci i restanti ingredienti e l’uvetta scolata e strizzata (foto 4).
Distribuisci il composto sulla parte interna delle sarde (foto 5), arrotolale e posizionale in una teglia unta d’olio, intervallando le file con una foglia di alloro (foto 6) fino alla fine degli ingredienti. Termina con un po’ di pane grattugiato ed un filo d’olio.
Cuoci nel forno già caldo a 220° per 20’, sforna, fai riposare qualche minuto e servi immediatamente.