Ingredienti per le zeppole
Ingredienti per la crema pasticcera
Ingredienti per il piatto
Nell’antica Roma il 17 marzo si celebravano le “Liberalia”, feste in onore delle divinità del vino, del grano e per propiziare l’arrivo della Primavera, stagione fertile per eccellenza ed erano giornate in cui scorreva il vino a fiumi e le tavole erano imbandite di cibi ricchi, soprattutto fritti. Il Cristianesimo fece proprie moltissime festività pagane ed ecco che i riti propiziatori per la primavera diventano una festa di metà Quaresima ed un modo di omaggiare un santo lavoratore, come appunto San Giuseppe, padre di Gesù. I piatti fritti, quindi, si trasformano in frittelle golose, come appunto le zeppole, che i bimbi ricevevano in dono assieme a giocattoli in legno, in onore appunto a Giuseppe falegname. Nel 1968 il giorno dedicato a San Giuseppe è diventato festa del Papà per cui i ruoli si sono invertiti, con i figli che omaggiano i genitori. In questa ricetta la cottura della zeppola è prevista al forno e non fritta così da consentire ai bimbi più curiosi, sempre supervisionati da un adulto, di aiutare in cucina, senza rischio di farsi male, durante la realizzazione dei dolcini per festeggiare tutti insieme il papà.
In una casseruola dal fondo pesante portare a bollire l’acqua con il burro ed un pizzico di sale, togliere dal fuoco, versare la farina setacciata con lo zucchero e mescolare vigorosamente con un cucchiaio di legno fino a quando non si otterrà un impasto a forma di palla (foto 1), rimettere sul fuoco moderato e con una spatola mescolare per circa 2’. Mettere da parte in una ciotola e far raffreddare per almeno 20’ in frigo. Dopo il riposo unire le uova, una alla volta, con un frustino elettrico o una frusta a mano, aggiungendo la successiva solo quando il precedente sarà completamene assorbito (foto 2). Mettere da parte a riposare e nel frattempo preparare la crema pasticcera ed accendere il forno a 170°. Scaldare quasi a bollire il latte con la scorza del limone (foto 3) e in una ciotola montare i tuorli con lo zucchero, unire la farina, versare lentamente il latte caldo filtrato per eliminare la scorza del limone mescolando continuamente, riversare il composto nella pentola e cucinare per 8-10’ fino a quando la crema diventerà densa.
Versarla in una ciotola, sempre filtrando con un colino, coprirla con della pellicola (foto 4), facendo in modo che tocchi la superficie della crema così che non formi l’antiestetica pellicina durante il raffreddamento e far raffreddare. Coprire due teglie con carta forno, trasferire il composto che riposa in frigo dentro un sac a poche o una sacca da pasticcere con la punta a stella e formare otto ciambelle di circa 5-6 cm di diametro, facendo due giri di pasta, uno sopra l’altro (foto 5). Cucinare nel forno caldo per 30’ o fino alla doratura della superficie, sfornare e lasciar raffreddare completamente (foto 6) sopra una gratella. Nel frattempo trasferire la crema pasticcera fredda in un sac a poche anch’esso con punta a stella. Il dolce si compone appena prima di servirlo: spolverare la zeppola con zucchero a velo, continuare con abbondante crema pasticcera e decorare con una o due amarene sciroppate.