In passato il dugongo (Dugong dugong) avrebbe alimentato le già diffuse leggende sulle sirene. Colombo racconta di un probabile incontro con i dugonghi in uno dei suoi diari di viaggio: nonostante non fossero avvenenti come venivano descritte le sirene, avevano un aspetto simile a quello umano. Con molte probabilità Colombo si sarà imbattuto in una femmina di dugongo la quale, durante l’allattamento, si muove verticalmente in acqua per permettere ai piccoli di rimanere attaccati alle mammelle (posizionate sul petto). Appartenente, non a caso, alla famiglia dei Sirenii, questo massiccio mammifero marino comparve sulla terra circa 60.000 fa. A testimoniarlo sono i resti rinvenuti nella zona dell’Akab Island, negli Emirati Arabi.
Il dugongo è dunque un animale marino di grandi dimensioni, munito di 2 pinne capaci di svolgere tre diverse funzioni: timoniera nel nuoto, motoria durante l’alimentazione e di sostegno quando, dopo il parto, la femmina di dugongo deve sorreggere il cucciolo. Ah, e queste pinne sono munite di unghie!
Le femmine si differenziano dai maschi per via della stazza maggiore e del peso, che può sfiorare i 500 chili. Oggi questa placida ma imponente specie marina rischia di estinguersi, a causa della caccia (praticata nelle acque indiane) e dell’alterazione degli habitat costieri frequentati dai dugonghi.
La stazza potrebbe trarre in inganno ma il dugongo è uno dei pochi animali marini erbivori ancora esistenti. Si nutre di alghe e piante acquatiche, le fanerogame marine. Queste sono povere di nutrienti ma disponibili in grandi quantità nelle acque tropicali.
Il lamantino è un parente stretto del dugongo ma che si differenzia da quest’ultimo per svariate caratteristiche. In primo luogo l’aspetto: i lamantini possiedono una coda a forma di pala, piatta e larga, dai margini rotondi. Il dugongo, invece, ha una coda dai lobi allungati, molto simile a quella delle balene.
Pur condividendo le stesse abitudini alimentari, il dugongo si distingue dal lamantino anche per le preferenze ambientali. Il lamantino abita indifferentemente acque marine e fluviali, mentre il dugongo vive esclusivamente in acque salate.
Abitanti delle coste tropicali, la comunità più corposa di dugonghi vive lungo le coste settentrionali dell’Australia e nel Mar Rosso. Altri esemplari sono stati avvistati anche presso lo Sri Lanka e nell’Oceano Indiano.
Si tratta di animali placidi e schivi, soliti a vivere in coppia oppure in piccoli gruppi pattugliando i fondali in cerca di cibo. Non è però raro vederli galleggiare in superficie per respirare un po’ d’aria fresca. Oltre a essere spesso intenti a reperire cibo, i dugonghi sono portentosi nuotatori, in grado di stare sott’acqua per ben 15 minuti, anche se a profondità non superiori ai 10 metri.