6 modi in cui le città possono combattere l’inquinamento

L’inquinamento atmosferico ha delle gravi ripercussioni sulla nostra salute e sulla nostra qualità di vita.

Nel 2017 l’inquinamento atmosferico ha superato i valori massimi delle linee guida sulla qualità dell’aria stabilite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 69% delle stazioni di monitoraggio in Europa, ovvero in sette paesi, tra cui l’Italia.

Gli inquinanti atmosferici principali includono particolato, carbonio, ossidi di zolfo, ammoniaca, monossido di carbonio e metano. Il particolato causa infiammazioni nel sistema respiratorio e può avere ripercussioni anche sul sistema cardiovascolare. I particolati fini hanno conseguenze ancora più serie in quanto possono essere aspirati più profondamente nei polmoni e risultare più tossici.

Per limitare la presenza di questi agenti nell’aria, i comuni italiani si sono mobilitato con misure come le targhe alterne, ma il problema è lontano dall’essere risolto. Quindi come possiamo invertire la rotta?

Più verde

Le piante assorbono anidride carbonica e rilasciano ossigeno, ma non solo: filtrano i particolati e aiutano a raffreddare le città soggette al surriscaldamento urbano. Ma non basta.

Edifici sostenibili

In Europa gli edifici rappresentano il 40% della domanda energetica e producono il 36% delle emissioni di CO2.

Le abitazioni più datate richiedono un consumo importante di energia, mentre abbiamo a disposizione modelli di efficienza energetica e bassissima emissione di anidride carbonica come la cosiddetta "Casa Passiva"e in generale i cosiddetti “Green building”.

Tecnologia

L’innovazione al servizio dell’ecologia: segnaliamo il progetto italiano Air Pollution Abatement, un sistema che controlla la qualità dell’aria in siti industriali, luoghi di lavoro, spazi urbani, aree commerciali e residenziali. APA funziona come piattaforma intelligente multiservizio che integra un sistema di rilevamento dei sensori ambientali con le reti WiFi, IoT, soluzioni di intelligenza artificiale e fornisce dati in tempo reale.

Piste ciclabili e trasporti pubblici più efficienti

Copenaghen, Amsterdam e Utrecht sono in cima alla classifica delle città meglio equipaggiate per il trasporto in bicicletta. La capitale danese continua ad investire in nuovi tratti di piste ciclabili eponti per biciclette, generando un ritorno in termine di salute e qualità di vita dei cittadini.

Per città più grandi, come Los Angeles, che riscontrano difficoltà a rendere un area così vasta accessibile alle biciclette, la priorità diventa dotare l’area urbana di una rete funzionale di trasporto pubblico. La città californiana conta su più di 500 linee di autobus: in media i pendolari hanno a disposizione un mezzo pubblico ogni 6 minuti.

Veicoli privati moderni, strade migliori e sharing mobility

In Europa le automobili producono il 12% delle emissioni totali di CO2.

L’Unione Europea, dal 2009, definisce obiettivi obbligatori di riduzione delle emissioni per le nuove auto e standard più rigorosi. Parigi, Madrid e Atene hanno deciso di vietare completamente le auto diesel entro il 2025.

A Durban, Sudafrica, gli interventi di miglioramento della strada hanno ridotto il tempo di viaggio e aumentato l’efficienza del trasporto di merci su strada riducendo le emissioni.

La sharing mobility permette di ridurre traffico, emissioni, incidenti e di liberare ampi spazi urbani dedicati ai parcheggi. Sull’argomento abbiamo dedicato un articolo in dettaglio, che potete consultare qui.

Educazione ambientale

Come ha messo in luce il movimento Fridays For Future, sta emergendo una generazione attiva e consapevole, che cerca di mobilitarsi con mezzi pubblici e condivisi, separa e riduce i rifiuti, ricerca le energie sostenibili e compie scelte di consumo responsabile.