I bigoli sono un tipo di pasta lunga e spessa, simile a uno spaghetto molto grosso, tipica del Veneto e in particolare delle province di Vicenza, Padova, Verona e Venezia. La loro caratteristica principale è la ruvidità, che li rende perfetti per trattenere sughi ricchi e saporiti.
Questa pasta viene tradizionalmente preparata con un impasto a base di farina di grano tenero, acqua e talvolta uova, anche se in alcune varianti si utilizza farina integrale o di grano duro. L’impasto viene poi lavorato con un attrezzo antico chiamato bigolaro, una specie di torchio a mano che spinge l’impasto attraverso una trafila creando lunghi cilindri spessi e porosi.
I bigoli rappresentano un perfetto esempio di cucina povera ma ingegnosa, nata nei contesti rurali dove si faceva di necessità virtù, e diventata col tempo una pasta identitaria per molte famiglie. La ruvidità della superficie, ottenuta proprio grazie alla lavorazione col bigolaro, li rende ideali per sughi rustici come il ragù d’anatra ma anche per condimenti semplicissimi, come le sarde in saor, la cipolla o il burro fuso con acciughe (i bigoli in salsa).
Oggi i bigoli si trovano anche già pronti, ma chi ha modo di provarli fatti in casa o nei pastifici artigianali, conditi con ingredienti locali, scoprirà un piatto che riesce a tenere insieme memoria, gusto e sostanza.