L’equinozio di primavera

L’equinozio di primavera segna l’arrivo ufficiale della bella stagione e rappresenta un momento speciale sia dal punto di vista astronomico che culturale. Ogni anno, tra il 19 e il 21 marzo, il Sole si trova esattamente sopra l’equatore terrestre, determinando un giorno e una notte di uguale durata in tutto il pianeta.

Questo evento dà inizio alla primavera astronomica nell’emisfero boreale e all’autunno nell’emisfero australe. Che sia visto con occhi scientifici o simbolici, l’equinozio di primavera è un momento di equilibrio e di passaggio, da sempre carico di significato per l’umanità.

Equinozio e tradizioni

L’equinozio di primavera ha sempre avuto un forte valore simbolico. Nell’antichità era visto come il momento della rinascita, del ritorno della luce e della fertilità della terra. Ancora oggi, molte culture celebrano questo passaggio: in Iran coincide con il Nowruz, il capodanno persiano, mentre in diverse tradizioni pagane viene associato alla festa di Ostara, legata alla natura e alla rigenerazione.

Inoltre, alcuni siti archeologici, come Stonehenge in Inghilterra e il tempio di Kukulkan in Messico, sono stati progettati proprio per allinearsi perfettamente con il Sole durante gli equinozi, segno di quanto questo fenomeno fosse già osservato con attenzione dalle civiltà antiche.

Un evento da osservare

L’equinozio è un ottimo momento per osservare il cielo. Con l’arrivo della primavera, le giornate si allungano sempre di più e le costellazioni invernali lasciano spazio a quelle tipiche della stagione più mite, come il Leone e la Vergine. È anche un periodo perfetto per ammirare la Luna crescente, i pianeti visibili e gli ultimi bagliori delle stelle invernali prima che scompaiano dall’orizzonte.