La storia delle rose

La rosa è un fiore la cui bellezza è decantata da secoli. Le testimonianze dimostrano che veniva coltivata sin dai tempi dei Babilonesi e ancora oggi, dai bouquet ai giardini, ne ammiriamo i colori e i profumi.

Molte delle varietà che oggi si utilizzano a scopo decorativo, però, non esistevano qualche secolo fa: la classica rosa rossa che regaliamo in segno d'amore è frutto di innumerevoli innesti e selezioni che da secoli ci regalano nuove spettacolari fioriture.

Tutto inizia dalle rose botaniche: sono quelle che crescono spontanee in cespugli e i fiori sono di diverse tonalità tra il bianco e il rosa, come la Rosa Canina, molto diffusa in Italia. L'unica a toccare le tonalità del giallo è la Rosa Foetida, caratterizzata da un odore per noi sgradevole, ma funzionale ad attirare gli insetti nei climi desertici della Persia da cui proviene.

Già in tempi remoti gli studiosi di botanica sperimentavano innesti con le piante per ottenere frutti più abbondanti e saporiti o, nel caso della rosa, fiori più resistenti e profumati. Le Rose Antiche nascono quindi dall'ibridazione tra diverse rose botaniche. I loro colori spaziano tra il bianco e il violetto, passando per diverse tonalità di rosa e cremisi. Fioriscono una sola volta l'anno e hanno un profumo molto intenso. Fanno parte di questa categoria la Rosa Damascena, utilizzata in cosmesi per la sua ricchezza di oli essenziali, e la Rosa Tea, che avrà un ruolo cruciale nel futuro dei roseti.

La Rosa Tea proviene dalla Cina e fu introdotta in Europa nel 1800. Caratterizzata da un portamento eretto e la capacità di dare doppie fioriture, suscitò subito un grande interesse. Partirono numerosi tentativi di ibridazione, ma la prima a rivelarsi davvero soddisfacente avvenne in modo spontaneo nel vivaio di Jean-Baptiste-Guillot, a Lione. La varietà ottenuta fu denominata La France e riconosciuta nel 1967. Da allora la rosa Tea e i suoi ibridi iniziarono a prendere il sopravvento nella coltivazione delle rose. Sono caratterizzate da un bocciolo stretto e elegante, petali poco numerosi ma ordinati delle e steli alti e robusti. Possono essere di tutti i colori, tranne il blu (che si ottiene solo con l'utilizzo di coloranti). Tutte le rose derivate dalle Tea sono definite Rose Moderne e sono quelle normalmente usate per comporre i bouquet.

Negli anni 70 uno dei più grandi ibridatori inglesi, David Austin, decise di coniugare l'eleganza delle rose moderne con la delicatezza di quelle antiche, creando le Rose Inglesi. Queste hanno fioriture abbondanti e profumate, con arbusti vigorosi e colori che vanno dal bianco al porpora, dal giallo pallido all'arancione.

Se all'inizio la coltivazione di queste varietà in Italia era complicata per la differenza di clima, le nuove cultivar (in orticultura, nome con cui si indicano le varietà agrarie di una specie botanica) garantiscono una migliore resistenza.

La ricerca della "rosa perfetta" continua ancora oggi, per la gioia di tutti gli appassionati. Da quelle rampicanti a quelle a cespuglio, questi fiori continuano a circondare case e giardini di un'aura romantica e affascinante.