Bonjour, ¿qué tal?
Probabilmente nel nostro immaginario è così che parla un bilingue, una persona capace di comprendere e usare due lingue diverse. Come ci riesce?
Prima di addentrarci nella mente di un bilingue dobbiamo però capire che esistono vari tipi di bilinguismo in base al momento nel quale l’individuo viene a contatto con una lingua diversa dalla sua lingua madre.
Possiamo distinguerne tre:
Tutti e tre i bilingue in questione possono apprendere e usare una seconda lingua, acquisendone persino l’accento. Ma se guardiamo ai meccanismi cerebrali che si instaurano in ognuno di questi casi, noteremo non poche differenze.
L’emisfero sinistro è quello più analitico e matematico, mentre l’emisfero destro è maggiormente legato alle emozioni. Richiamando l’esempio di José, i bambini fino a 3 anni apprendono una seconda lingua utilizzando entrambi gli emisferi, diventando così capaci di esprimere emozioni attraverso due idiomi distinti. L’apprendimento di una seconda lingua in età adulta invece è lateralizzato, ossia coinvolte solo l’emisfero più analitico, portando il parlante ad avere un approccio più razionale all’idioma.
Se intorno agli ‘60 si pensava che i bambini bilingue facessero troppa fatica a distinguere due lingue, oggi si afferma che bilinguismo e multilinguismo rappresentano un vantaggio per il cervello. Tali fenomeni rafforzano infatti la corteccia prefrontale dorsolaterale, coinvolta in importanti funzioni cognitive come la memoria, l'attenzione, la pianificazione temporale e il linguaggio. Sita nel lobo frontale, quest’area cerebrale è responsabile delle scelte fatte e dei comportamenti assunti a seconda delle circostanze, anche in materia di comunicazione. Conoscere due o più lingue stimola dunque l’attività cerebrale, arrivando anche a ritardare l’insorgere di patologie come Alzheimer e demenza.
E anche se parlare, scrivere e comprendere più di una lingua non ci rende più intelligenti, farlo può rendere il nostro cervello più sano e attivo, indipendentemente dall’età in cui lo facciamo. Entonces, let’s try!