Yūgen: la bellezza invisibile nella vita domestica

Nella cultura giapponese, il concetto di Yūgen esprime una bellezza sottile, profonda, difficilmente descrivibile. È l’impressione che lascia ciò che non si mostra del tutto: il profilo di una montagna avvolta nella nebbia, la luce che filtra tra le foglie, un oggetto lasciato in penombra. Non è solo estetica: è un atteggiamento verso il mondo. E può entrare anche nella vita quotidiana – a cominciare dalla casa.

Applicare Yūgen all’abitare significa non riempire ogni spazio, accettare il silenzio, lasciare che qualcosa resti incompleto. È scegliere forme semplici, colori naturali, ma anche accettare l’imperfezione delle cose vissute: un graffio sul tavolo, un piatto sbeccato diventano parte della storia della casa, non difetti da nascondere.

Significa anche dare valore a ciò che non è immediato: non tutto deve essere esibito o pienamente funzionale. Una stanza semi vuota può ispirare calma, un angolo poco illuminato può suggerire raccoglimento. L’effetto non è decorativo, ma mentale: aiuta a rallentare, a respirare, a sentire.

Yūgen non si impone, non si compra, non si costruisce a tavolino. Ma si può coltivare scegliendo meno cose, lasciando più spazio e accettando che non tutto vada spiegato o mostrato. Anche nella nostra casa.